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    M5S crisi, la senatrice Fattori attacca Di Maio: “Non ha spessore”

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 30 Mag. 2019 alle 11:53 Aggiornato il 30 Mag. 2019 alle 12:16

    M5S crisi | La senatrice dissidente Elena Fattori attacca Luigi Di Maio | Di Maio news

    M5S crisi Di Maio Fattori attacca – Non ha peli sulla lingua Elena Fattori, la senatrice del Movimento 5 Stelle, sfidante di Luigi Di Maio nel 2017 alle primarie del Movimento 5 Stelle per il ruolo di candidato premier.

    Riguardo la crisi del M5S, scaturita dai risultati delle elezioni europee e che ha avuto come conseguenza la discussione della leadership del vicepremier, il quale nel frattempo ha chiesto un voto sulla piattaforma Rousseau sul suo ruolo di capo politico, la Fattori ha le idee abbastanza chiare sulle responsabilità del ministro dello Sviluppo: “Luigi Di Maio non ha l’esperienza né lo spessore per guidare un partito”.

    Di Maio news – La senatrice, che fa parte della cosiddetta area ortodossa facente capo al presidente della Camera Roberto Fico, lo afferma in diverse interviste in cui rincara la dose sul vicepremier: “Luigi Di Maio non avrebbe dovuto ricoprire tutti quei ruoli, perché non ha svolto bene nessuno dei tre” aggiungendo anche “non è mica Berlinguer”.

    La Fattori sottolinea che il problema del M5S è che “se si vuole trasformare un movimento in un partito verticistico bisogna avere una classe dirigente di fenomeni. Ed è evidente che questi fenomeni il M5S non li ha”.

    Secondo la senatrice per ripartire il Movimento 5 Stelle deve “tornare alle origini e cambiare la struttura piramidale del partito- Non serve a nulla cambiare leader”.

    Concetto in qualche modo nuovamente espresso su Facebook attraverso un post alquanto polemico in cui la Fattori ha criticato il voto di oggi sulla piattaforma Rousseau con le seguenti parole: “Sei milioni di italiani decidono che non ci votano più e noi chiediamo a 100.000 italiani (che sicuramente ci hanno votati) se è per colpa di Luigi. Credo che sia ora di archiviare le campagne elettorali che alterano la lucidità delle menti e tornare a essere utili per il paese”.

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