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    Salvini: “Leva obbligatoria per gli Alpini”. La Difesa lo gela

    Di Futura D'Aprile
    Pubblicato il 23 Apr. 2019 alle 07:46 Aggiornato il 23 Apr. 2019 alle 12:33

    Il ministro dell’Interno, Matteo Salvin, ha rilanciato un tema caro alla Lega e al suo leader: la leva obbligatoria.

    >>“Noi che l’abbiamo fatto, vi raccontiamo com’era il servizio militare obbligatorio che ora Salvini vuole reintrodurre”

    “Da settembre l’educazione civica diventerà materia obbligatoria nelle scuole e inoltre dovremo anche reintrodurre il servizio militare obbligatorio, magari nel Corpo degli Alpini”.

    L’annuncio – l’ultimo di una lunga serie – è stato fatto dal vicepremier leghista durante un comizio organizzato a Pinzolo, in provincia di Trento.

    Poco dopo però è arrivata la risposta del Ministero della difesa, che ha bollato come impossibile da realizzare l’iniziativa del vicepremier, definita una proposta nostalgica.

    “Pensiamo al futuro non al passato e del resto la ministro Elisabetta Trenta è già stata molto chiara: il ritorno alla leva obbligatoria è un’idea romantica ma inapplicabile, visto che le dinamiche sono cambiate e oggi il Paese vanta dei professionisti tra le forze armate”, hanno replicato fonti della Difesa a Salvini.

    Ancora più duro il commento dell’ex ministra della Difesa Roberta Pinotti: “Salvini oggi si mette la felpa degli alpini e rilancia il tema della leva obbligatoria (solo per gli alpini pare)”.

    “Dal ministero della Difesa rispondono che non si può fare. Ha ragione la Difesa perché oggi la difesa della patria, che si esplicita in particolare nelle missioni all’estero e nella lotta al terrorismo, ha bisogno di professionalità che non possono realizzarsi con un tempo limitato di formazione”.

    Educazione civica – Intanto il 18 aprile è stato votato in commissione la riforma che prevede la reintroduzione dell’Educazione civica nelle classi italiane dalla prima elementare alla quinta superiore. Il testo sarà discusso in Aula alla Camera il 29 aprile e potrebbe ricevere il via libera definitivo prima delle elezioni europee del 26 maggio.

    L’introduzione dell’Educazione civica non comporterà un’ora in più a scuola: le 33 ore annuali dedicate all’Educazione civica saranno infatti ricavate dalle altre materie a discrezione del corpo docente.

    Una delle novità previste dal testo è l’inserimento della “educazione digitale”: una parte dell’insegnamento sarà dedicata alle fake news, all’uso dei telefonini e alle norme della privacy in rete.

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