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    Letta: “Sogno una donna leader del Pd dopo di me”

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 12 Apr. 2021 alle 17:32

    “Sogno di lasciare nel nostro partito, serenamente e tranquillamente, la leadership dopo di me a una donna, a una democratica, quando decideremo insieme che il mio tempo è scaduto”. Lo dice a Radio Immagina il segretario del Pd Enrico Letta. E sulle battaglie Pd per le donne ha proseguito: “non sarebbero credibili da parte nostra se avessimo continuato sulla stessa strada”, dice a proposito del cambio ai vertici dei gruppi: “Se non diamo questo segno forte, anche in politica, non ce la faremo mai”. Dalle donne ai giovani. “Se non riuscirò a riportarli nel Pd, a non avere una classe dirigente giovane, io avrò fallito. Anche se vincerò le elezioni” ma la percentuali di giovani che votano Pd sarà bassa “avrò fallito. Per me questa è un’ossessione”, spiega il segretario del Pd a Radio Immagina ribadendo “la necessità di concedere il diritto di voto ai 16enni” perché il “Paese ha bisogno di rafforzare la propria parte di elettorato che ha lo sguardo lungo”.

    E sull’elettorato il neo segretario dem aggiunge: “Gli iscritti si sono sentiti con un ruolo inferiore, ma il partito che voglio proporre è un partito in cui gli iscritti saranno il cuore di tutto. Saranno loro a decidere sulle grandi questioni”.

    “Dico al governo che una riflessione sulla riforma fiscale deve tenere conto di quanto avvenuto in questo anno. Le donne hanno pagato, ad esempio, un prezzo più alto”, ha proseguito Letta. “Da Orlando vengono idee importanti sia per la difesa del lavoro che c’è sia sull’evoluzione che sta vivendo il lavoro”, ha aggiunto. “Noi difenderemo il lavoro che c’è, ma questo non basta. Da qui una nostra proposta per una dote per i 18enni, per aiutare i giovani a sviluppare le proprie idee. Al governo è il tema che dobbiamo presidiare di più”.

    Letta non molla poi sui altri due punti per lui considerati fondamentali. “Mi sono sentito dire: ma come, c’è la pandemia e tu parli di Ius Soli e ddl Zan? Il tema dei diritti è fondamentale oggi e domani, è un tema di modernità del Paese. La nostra battaglia su questi temi la continueremo con grande forza”.

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