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    Leonardo Maria Del Vecchio compra il 30% de Il Giornale e tratta il Gruppo QN: “Voglio creare un nuovo polo editoriale italiano”

    Credit: AGF

    L'annuncio della doppia operazione dopo il fallito assalto a Gedi: "Non possiamo accettare che il futuro dell’informazione venga deciso esclusivamente dagli algoritmi o da piattaforme che non investono nel lavoro giornalistico"

    Di Enrico Mingori
    Pubblicato il 19 Dic. 2025 alle 13:41 Aggiornato il 19 Dic. 2025 alle 14:46

    Leonardo Maria Del Vecchio compra il Giornale e tratta per Qn

    Leonardo Maria Del Vecchio sbarca nell’editoria e mette a segno le prime mosse per dar vita a un nuovo “polo editoriale italiano”. Dopo aver fallito l’assalto a Gedi, l’imprenditore trentenne – figlio del patron di Essilor Luxottica, Leonardo Del Vecchio, scomparso nel 2023 – ha comprato il 30% de Il Giornale ed è impegnato in una trattativa esclusiva per acquisire il controllo del Gruppo Qn Quotidiano Nazionale, che edita Il Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno e Il Telegrafo.

    Nel capitale sociale de Il Giornale, Del Vecchio sarà socio di minoranza: la maggioranza resterà alla famiglia di Antonio Angelucci, imprenditore del settore sanitario nonché senatore della Lega. Quanto a Qn, invece, l’erede del fondatore di Luxottica punta ad assumere il controllo del gruppo, attualmente nelle mani della famiglia famiglia Monti Riffeser.

    Il fallito assalto a Gedi

    Le due operazioni sono state annunciate dalla Lmdv Capital di Del Vecchio oggi, venerdì 19 dicembre. Nei giorni scorsi l’imprenditore aveva provato a inserirsi in extremis nelle negoziazioni per la cessione da parte di Exor del Gruppo Gedi – che ha tra le sue testate La Repubblica, La Stampa, Radio Deejay e Radio Capital – ma la holding della famiglia Agnelli-Elkann si è ormai accordata con il greco Theodore Kyriakou, presidente di Antenna Group

    Chi è Leonardo Maria Del Vecchio

    Secondo Forbes, Leonardo Maria Del Vecchio può contare su un patrimonio pari a circa 7,5 miliardi di dollari. Nel 2023, dopo la morte del padre, il giovane imprenditore ha ereditato il 12,5% della holding lussemburghese Delfin, che controlla Essilor Luxottica, il più grande gruppo al mondo nel settore degli occhiali. Del Vecchio junior è chief strategy officer di EssiLux e da quest’anno anche presidente del marchio RayBan, dopo aver guidato per tre anni Salmoiraghi & Viganò.

    Il piano di Del Vecchio junior: un nuovo gruppo editoriale italiano

    Oggi la Lmdv Capital di Del Vecchio ha annunciato di aver sottoscritto un accordo per l’acquisizione del 30% de Il Giornale dalla famiglia Angelucci (che nel 2023 lo ha comprato dalla famiglia Berlusconi).

    L’operazione, si legge in una nota di Lmdv, “avviene in qualità di investitore di lungo periodo, al fianco dell’azionista di riferimento, con l’obiettivo di rafforzare il progetto industriale del quotidiano e sostenerne l’evoluzione digitale, preservandone al contempo identità, autonomia e linea editoriale”.

    L’ingresso nel capitale de Il Giornale, prosegue il comunicato di Del Vecchio, “si inserisce nel più ampio percorso avviato da Lmdv Capital nel settore dei media e si affianca all’esclusiva recentemente sottoscritta per l’acquisizione della maggioranza di un gruppo editoriale italiano, attivo su quotidiani e piattaforme digitali a diffusione nazionale e locale”. Il riferimento è chiaramente all’altra operazione a cui l’imprenditore sta lavorando: l’acquisizione del Gruppo Qn.

    “Le due iniziative – continue la nota – delineano il primo perimetro del polo editoriale italiano che Leonardo Maria Del Vecchio intende sviluppare come base del proprio futuro piano industriale nei media”.

    “In una fase di profondo riassetto del settore, Lmdv Capital conferma la volontà di investire nel lungo periodo sull’informazione italiana mettendo a disposizione capitale, competenze manageriali e know-how sulla trasformazione digitale”, si legge ancora nel comunicato.

    “Il progetto – si spiega – prevede la costruzione di una piattaforma editoriale integrata, fondata su: la valorizzazione dei brand storici della stampa italiana; l’accelerazione della trasformazione digitale (siti, app, podcast, video, prodotti premium e modelli di abbonamento); l’utilizzo responsabile di dati e intelligenza artificiale a supporto del lavoro delle redazioni, senza sostituire il ruolo, l’indipendenza e il valore dei giornalisti né ridurre la centralità delle scelte editoriali; risorse professionali, persone che operano all’interno della struttura editoriale che rappresentano il capitale umano su cui si fondano crescita, credibilità e identità del gruppo”.

    E ancora, Del Vecchio spiega che “questo investimento, al fianco della famiglia Angelucci, rappresenta un passo concreto nel percorso che ho delineato nei mesi scorsi: rafforzare l’editoria italiana con capitale italiano, paziente e industriale”.

    “Non possiamo accettare che il futuro dell’informazione venga deciso esclusivamente dagli algoritmi o da piattaforme che non investono nel lavoro giornalistico”, conclude la nota di Lmdv Capital. “L’obiettivo di chi oggi ha la possibilità di investire è esattamente l’opposto: mettere risorse e competenze al servizio di redazioni libere, capaci – conclude – di parlare alle nuove generazioni senza rinunciare alla qualità”.

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