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    Luciana Lamorgese, la ministra dell’Interno che bocciava le ordinanze anti migranti della Lega

    Il nuovo capo del Viminale aveva preso posizioni chiare sull'accoglienza dei migranti quando era prefetto di Milano

    Di Marta Vigneri
    Pubblicato il 4 Set. 2019 alle 17:39 Aggiornato il 4 Set. 2019 alle 20:43

    Luciana Lamorgese, la ministra dell’Interno che bocciava le ordinanze anti profughi della Lega

    Luciana Lamorgese, la ministra dell’Interno del nuovo governo Conte, è stata prefetto di Milano fino al 2018, e quando ricopriva quella carica ha preso posizioni chiare sull’accoglienza dei migranti.

    Il nome di Luciana Lamorgese è arrivato dopo la conclusione delle lunghe trattative per la ricerca di un accordo di governo tra il Movimento Cinque Stelle e il Pd  di Nicola Zingaretti. Luciana Lamorgese prende il posto del leader della Lega Matteo Salvini, che nell’ormai ex governo giallo-verde ricopriva anche il ruolo di vice-premier.

    Originaria di Potenza, classe 1953, Luciana Lamorgese vanta una lunga carriera giuridica, e fino a ottobre 2018 ha ricoperto l’incarico di prefetto di Milano, dopo essere stata prefetto di Venezia per tre anni fino al 2013. Dal 2013 al 2017 è stata invece capo di gabinetto al Viminale con l’allora ministro Angelo Alfano.

    Proprio mentre ricopriva la carica di prefetto di Milano, Luciana Lamorgese si è opposta alle “ordinanze anti profughi” presentate dai sindaci dei comuni lombardi guidati dalla Lega.

    A settembre 2017 Luciana Lamorgese aveva inviato una lettera ai primi cittadini di Lega e centrodestra che avevano emanato ordinanze per limitare le facoltà dei privati di aderire alle richieste del governo di accogliere i migranti.

    In due pagine chiare e sintetiche, la nuova ministra dell’Interno aveva spiegato alle circa 15 amministrazioni che cercavano di ostacolare gli atti di solidarietà dei privati, come i loro provvedimenti presentassero “diversi elementi di dubbia legittimità, anche costituzionale”.

    Nelle lettere inviate ai sindaci Lamorgese arrivava a minacciare “eventuali profili di responsabilità in sede giurisdizionale” per chi non avesse tenuto conto delle sue spiegazioni.

    Il neo ministro del governo giallo-rosso sottolineava anche che l’accoglienza dei migranti non riguardava un’emergenza socio sanitaria o di ordine pubblico tale da dare ai sindaci il potere di ordinanza.

    “L’accoglienza dei migranti non mette in pericolo la sicurezza pubblica, ma si inserisce nella regolamentazione di una materia di esclusiva competenza statale”, scriveva Luciana Lamorgese.

    Chi è Luciana Lamorgese, la ministra dell’Interno del governo Pd-M5S
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