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    Al Senato Ignazio La Russa presiede i lavori sul Green pass senza mascherina e leggendo la Gazzetta

    Sul secondo numero di The Post Internazionale, nella rubrica "Top secret", la storia del vicepresidente del Senato beccato a presiedere i lavori in aula in compagnia de "la rosea"

    Di Redazione TPI
    Pubblicato il 24 Set. 2021 alle 11:39 Aggiornato il 24 Set. 2021 alle 11:47

    La Gazzetta dello Sport potrebbe reclutarlo come testimonial. E in effetti Ignazio La Russa, co-fondatore di Fratelli d’Italia e vicepresidente del Senato, non delude mai: anche il 15 settembre, mentre i colleghi si accapigliavano sul green pass, si è presentato in aula con la mazzetta dei giornali sotto il braccio e ha compulsato la “rosea” (nella foto) proprio mentre, dal banco della presidenza, conduceva i lavori con tanto di mascherina calata sotto il mento.

    Ormai è un rito. Telefonino acceso e quotidiani immancabili (oltre alla Gazzetta e al Corriere della Sera è stato talvolta avvistato anche con Il Giornale), La Russa dà la parola ai colleghi e poi concentra la sua attenzione sulla carta stampata. Dopo quasi trent’anni passati in Parlamento (è entrato nel 1992 alla Camera, dove ha trascorso otto legislature, di cui una, dal 1992 al 1994, come vicepresidente, ed è poi passato a Palazzo Madama nel 2018), i lavori d’aula evidentemente non lo appassionano più di tanto.

    A differenza delle gesta dell’Inter, di cui è azionista (10mila quote) e tifosissimo. Al punto di finire indagato dalla Corte dei conti, nel 2011, per peculato: pur di non perdersi la partita Inter-Schalke 04, l’allora ministro alla Difesa aveva utilizzato due voli militari. Uno dei Carabinieri all’andata e l’altro dell’Aeronautica al ritorno.

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