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    La Russa si scusa su via Rasella: “Ho sbagliato a non dire che erano soldati nazisti, per me era ovvio”

    Di Anton Filippo Ferrari
    Pubblicato il 2 Apr. 2023 alle 09:39 Aggiornato il 2 Apr. 2023 alle 09:42

    La Russa ha chiesto scusa. Il Presidente del Senato, dopo le polemiche scatenate dalle sue dichiarazioni sull’attentato di via Rasella, ha fatto marcia indietro. “Ho sbagliato a non sottolineare che i tedeschi uccisi in via Rasella fossero soldati nazisti – ha detto – ma credevo che fosse ovvio e scontato oltre che notorio”.

    Intervistato nel podcast di Libero Terravrso da Pietro Senaldi, La Russa aveva definito quell’episodio “una pagina tutt’altro che nobile della Resistenza: quelli uccisi furono una banda musicale di semi-pensionati, e non nazisti delle SS”. Nelle scorse ore la seconda carica dello Stato ha precisato: “Non so poi se effettivamente è errata la notizia, più volte pubblicata e da me presa per buona, che i riservisti altoatesini inquadrati nella polizia tedesca facessero anche parte della banda militare del corpo”. E ha poi aggiunto: “Fatte salve le persone che hanno commentato pretestuosamente in prevenuta malafede, voglio invece scusarmi con chi anche in forza di resoconti imprecisi abbia comunque trovato motivi per sentirsi offeso”.

    Scuse che però secondo la segretaria del PD Elly Schlein “non bastano. Non può riscrivere la storia negando l’antifascismo. Sarà un 25 aprile di lotta: venite tutti e tutte per non permettere a nessuno di riscrivere la storia”, ha proseguito, “in questa maggioranza c’è un problema a pronunciare la parola ‘antifascista’. Per noi non è un problema”.

    Sulla stessa lunghezza d’onda l’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani) con il suo presidente Gianfranco Pagliarulo che a Radio Popolare ha tuonato: “Ignazio La Russa dovrebbe avere la coscienza delle dimissioni da Presidente del Senato dopo le sue parole su via Rasella perché è palesemente inadeguato al ruolo che ricopre”.

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