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    Il figlio di Liliana Segre: “Quereliamo Elena Basile”. Il caso arriva in Senato. La replica: “Rispetto la senatrice, ma le querele alimentano il clima di odio”

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 7 Feb. 2024 alle 15:34 Aggiornato il 7 Feb. 2024 alle 19:51

    Diventano un caso le parole dell’ex diplomatica Elena Basile, che in un video ha attaccato la senatrice a vita Liliana Segre, a detta sua tormentata “solo dal pensiero dei bambini ebrei”.

    L’affaire arriva in Senato mentre il figlio di Liliana Segre annuncia querela nei confronti dell’ex funzionaria della Farnesina.

    “Ci ha risposto nella notte, una risposta vergognosa in cui dà la colpa ai giornali che hanno travisato” e che secondo lei “dovrebbero rettificare”, ha affermato Paci. “Prendiamo atto della sua risposta e procediamo con la querela”, ha aggiunto. A stretto giro è arrivata la controreplica di Elena Basile che ha sottolineato come “le querele alimentino il clima di odio e di antisemitismo”.

    Rispondendo alla Basile, il figlio della senatrice a vita ha precisato “che i travisamenti del pensiero di Liliana Segre da parte della stampa non risultano” e “che prendiamo atto del fatto che non ritiene di assumersi le sue responsabilità per le affermazioni diffamatorie ed ingiuriose contenute sia nel video sia nell’intervista pubblicata dal giornale online (Il Giornale d’Italia, ndr)” e “del fatto che non ritiene di adottare le misure riparatorie suggerite”. Pertanto Liliana Segre ha dato incarico al suo penalista di fiducia, l’avvocato Vincenzo Saponara di Milano, “di procedere a norma di legge nei suoi confronti”.

    A stretto giro di posta è arrivata la controreplica dell’ex ambasciatrice Elena Basile, che ha dichiarato: “Mi dispiace perché la senatrice col suo nome e la sua determinazione potrebbe contribuire al bene comune e a contrastare i doppi standard. Le denunce e le querele alimentano il clima d’odio e di antisemitismo”. “Sono molto stupita – ha poi proseguito la Basile -. Nel messaggio esprimevo rispetto alla senatrice per l’opera di testimonianza resa sulla sua esperienza atroce sotto il nazismo e ribadivo che il video era una reazione addolorata a un’intervista propagandistica che manipola il pensiero della senatrice a fini politici”.

    “Mi associo ai giusti argomenti e alle parole emerse in maniera unanime da parte di tutti i gruppi e abbraccio la senatrice Liliana Segre che speriamo di vedere presto qui in Aula. A lei rivolgiamo un saluto”. L’Assemblea del Senato si alza in piedi con un lungo applauso tributato alla parlamentare, dopo le parole del presidente Ignazio La Russa che concludono gli interventi in Aula sulla questione del video di Elena Basile contro la senatrice vita Liliana Segre.

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