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    La graticola del M5s ha già fatto le prime “vittime”: chi sono i sottosegretari che rischiano il posto

    Di Laura Melissari
    Pubblicato il 13 Giu. 2019 alle 07:37 Aggiornato il 13 Giu. 2019 alle 14:37

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    Graticola M5s sottosegretari a rischio | Alcuni nomi di membri del governo M5s traballano. È quello che emerge dopo la cosiddetta “graticola”, l’esame a cui tra martedì e mercoledì sono stati sottoposti i sottosegretari grillini. Secondo quanto riferisce l’Adnkronos, la Commissione Industria, commercio e turismo ha espresso un giudizio duro su Davide Crippa e Andrea Cioffi, entrambi sottosegretari del ministero di Di Maio, lo sviluppo economico.

    L’esame, che consisteva in un colloquio di 40 minuti, con relazione (registrata), domande e questionari anonimi (qui i dettagli), si è concluso con un documento interno in cui i membri della commissione hanno dato un giudizio sull’operato dei sottosegretari.

    Nel caso della commissione Industria, i parlamentari esaminatori hanno riscontrato: “Assenza di confronto rispetto alle decisioni assunte, anche in contraddizione con l’indirizzo politico del M5S indicato nel programma elettorale. Assenza di dialogo con la Commissione, rispetto agli argomenti trattati nei lavori della stessa. Assenza di confronto per la definizione di indirizzi, proposte emendative (pareri, riformulazioni, etc.)”.

    E ancora: “Assenza di interlocuzione anche per temi che arrivano dal territorio a cui tutti noi siamo chiamati a dare risposte. Questa assenza – si legge sempre nel documento – si rileva anche per altri sottosegretari”.

    “La vostra presenza sui territori dove siamo stati eletti non è stata condivisa o preannunciata. Consiglieri regionali e comunali ci hanno accusato che (sic) siete venuti nei loro Comuni senza averli avvisati e che magari fate foto con sindaci o politici di altri partiti”.

    Questo metodo, inaugurato lunedì 10 giugno e voluto in seguito al terremoto che ha scosso il M5s dopo la debacle degli ultimi mesi, è però fortemente criticato da alcuni parlamentari. È stato definito una vera e propria gogna mediatica, tanto che alcuni parlamentari si sono rifiutati di consegnare i giudizi (anonimi).

    “Per quanto ci riguarda, quella di ieri sera è stata soltanto un’occasione di confronto tra deputati, senatori e sottosegretari. Come dichiarato anche dal sottosegretario Cioffi, abbiamo ripercorso tutto il lavoro fatto in un anno e discusso in maniera collegiale su come fare di più e meglio. È evidente che tanto è stato fatto e tanto c’è ancora da fare: si può sempre migliorare, ma a condizione di remare tutti nella stessa direzione, unendo le forze come fatto sin dall’inizio per affrontare le grandi sfide dello sviluppo economico del Paese. Abbiamo un obiettivo comune e continueremo a perseguirlo con l’aiuto di tutti”, hanno commentato i parlamentari della Commissione industria.

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