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    Governo-sindacati, com’è andato l’incontro sulla manovra 2020

    Il premier Giuseppe Conte e il leader della Cgil, Maurizio Landini

    Sul tavolo tasse, pensioni, reddito di cittadinanza, ma anche investimenti e sicurezza sul lavoro

    Di Enrico Mingori
    Pubblicato il 18 Set. 2019 alle 13:19 Aggiornato il 18 Set. 2019 alle 13:44

    Governo-sindacati, com’è andato l’incontro sulla manovra 2020

    Oggi, mercoledì 18 settembre, si è tenuto un incontro tra Governo e sindacati per discutere della manovra 2020. Il premier Giuseppe Conte ha ricevuto i segretari di Cgil, Cisl e Uil a Palazzo Chigi. Durante il vertice, durato circa un’ora e mezza, si è parlato delle linee guida della prossima Legge di Bilancio, dalle tasse agli investimenti, passando per le pensioni, ma anche di misure per la sicurezza sul lavoro. Al tavolo erano seduti anche il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, e la collega Nunzia Catalfo, titolare della delega al Lavoro.

    Governo-sindacati: cos’ha detto Conte

    Al termine dell’incontro con i sindacati, il premier Conte ha spiegato quali sono i piani del governo per la manovra 2020: “Alleggerimento della pressione fiscale a partire dalla riduzione delle tasse sul lavoro, nuova agenda di investimenti ‘verdi’ e un piano strutturale di interventi per il Sud”. Queste sono le  priorità che siamo determinati a mettere al centro della Legge di Bilancio”, ha detto Conte.

    “Vogliamo tenere i conti in ordine. Sarà fondamentale una seria lotta all’evasione fiscale. Tutti devono pagare le tasse per pagarne meno”, ha aggiunto il premier rimarcando che c’è “un quadro di finanza pubblica con vincoli ben precisi”.

    Conte ha sottolineato anche l’importanza che ha per lui il confronto con i sindacati. “L’ascolto delle parti sociali è un metodo di lavoro che ho adottato sin dall’inizio e che intendo proseguire”, ha detto. “Il nostro obiettivo, infatti, è quello di remare insieme per il bene del Paese”.

    Il premier, infine, ha assicurato che il Governo lavorerà insieme alle parti sociali a un “piano straordinario per la sicurezza sul lavoro”.

    Al tavolo con i sindacati, come detto, era presente anche il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri. Secondo fonti presenti al vertice, il ministro avrebbe evidenziato alle delegazioni di Cgil, Cisl e Uil che le priorità del Governo Conte bis sono “rilanciare crescita e occupazione”

    La ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, ha invece assicurato che “presto” convocherà le parti sociali insieme al Ministero della Sanità sul tema della sicurezza del Lavoro.

    Incontro con il Governo, cosa hanno detto i sindacati

     

     

    Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha elogiato il “metodo” scelto dal Governo. “Abbiamo consegnato al governo la nostra piattaforma con le proposte per il rilancio del paese”, ha spiegato Landini. “Quello che abbiamo colto favorevolmente è che prima di arrivare alla definizione della manovra c’è un impegno sia per avere un altro incontro, nel quale il governo dovrà dire concretamente cosa intende fare oltre ai titoli”.

    “Il cambiamento, che è un obiettivo di questo governo, in tema di fisco deve essere combattere seriamente l’evasione fiscale e ridurre il carico fiscale su lavoratori dipendenti e pensionati”, ha osservato il leader della Cgil.

    Quota 100 e reddito di cittadinanza? “Il Governo li vuole confermare nella nuova manovra”, spiega Landini. “Su questi temi vorremmo una discussione non ideologica per analizzare quanto è avvenuto, e cioè se questi strumenti sono serviti effettivamente a combattere la povertà”.

    Secondo la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, l’incontro con il programma sulla manovra esposto da Conte è “un buon punto di partenza”. “Ma ora bisogna individuare un percorso comune con il Governo per dare una scossa all’economia”, ha aggiunto Furlan. In particolare la Cisl giudica positivamente la volontà di alzare le buste paga dei lavoratori. Ma, sottolinea la leader del sindacato, “bisogna ridurre le tasse anche a milioni di pensionati, che sono i più tartassati in Europa, e stanziare risorse per rinnovare i contratti della Pubblica Amministrazione”.

    Pensioni a 62 anni per tutti: la proposta di Landini (Cgil)
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