Lo scorso 18 ottobre, a Roma, in Campidoglio, l’Istituto Ricerche Archivio Disarmo (Iriad) li aveva insigniti del Premio giornalistico Colombe d’Oro per la Pace. Ma loro, i premiati, non avevano potuto partecipare alla cerimonia di consegna, bloccati com’erano nella Striscia di Gaza massacrata dalle bombe. Ora, invece, esattamente due mesi dopo, i reporter palestinesi Fatena Mohanna e Alhassan Selmi sono riusciti ad arrivare in Italia.
A darne notizia, nel primo pomeriggio di oggi, venerdì 19 dicembre, è lo stesso Iriad. Mohanna e Selmi sono tra gli otto giovani meritevoli accolti dall’Università per Stranieri di Siena, nell’ambito del programma Iupals, voluto dalla Conferenza dei rettori delle università italiane e sostenuto dai ministeri degli Esteri e dell’Università, istituito proprio con la finalità di far arrivare in Italia studenti e ricercatori di Gaza per studiare negli atenei italiani.
Per favorire l’arrivo nel nostro Paese dei due giornalisti, l’Iriad aveva lanciato una raccolta firma rivolta alla Farnesina, affinché di mobilitasse, e il presidente dell’Istituto, Fabrizio Battistelli, aveva personalmente scritto al ministro degli Esteri Antonio Tajani (Battistelli ne aveva parlato in questa intervista a TPI).
“Dopo quattro giorni di viaggio, finalmente siamo in Italia”, sorride Alhassan Selmi, stanco ma commosso per la solidarietà ricevuta dall’Italia. “Le mie sensazioni sono a metà tra dolore e speranza. Dolore perché sono andato via da Gaza e speranza perché posso fare il prossimo passo nel percorso che abbiamo iniziato. Grazie mille, perché siete il mio nuovo inizio, siete la luce. Siamo studenti, siamo giornalisti, faremo il nostro meglio e non ci fermeremo qua”.
Soddisfatto il presidente dell’Iriad, Battistelli: “Unico neo di una storia a lieto fine – dice – è non essere riusciti a far arrivare Alhassan e Fatena in tempo per la 41esima edizione delle Colombe d’Oro per la Pace, due mesi fa. Tenevamo molto alla loro presenza, anche e soprattutto come giornalisti. Hanno dato un contribuito significativo a sollevare il velo di silenzio, di divieti e di forzature che, in particolare negli ultimi due anni, ha caratterizzato e in buona parte continua a caratterizzare l’informazione su Gaza e sulla Cisgiordania”.
L’Istituto Ricerche Archivio Disarmo ha fatto sapere che organizzerà entro la prima metà di gennaio una sessione speciale del Premio Colombe d’Oro per poter così consegnare fisicamente i riconoscimenti ai due reporter.
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