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    Gas, Meloni: “La priorità è fermare la speculazione”. La Farnesina convoca l’ambasciatore russo

    Credit: ANSA/CESARE ABBATE
    Di Redazione TPI
    Pubblicato il 2 Ott. 2022 alle 20:28

    Gas, Meloni: “La priorità è fermare la speculazione”. La Farnesina convoca l’ambasciatore russo

    A un giorno dalla sospensione delle forniture dalla Russia, il gas rimane in cima alle priorità del governo italiano e anche di chi si prepara a occupare Palazzo Chigi. “La priorità è fermare la speculazione sul gas”, ha scritto oggi su Twitter la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, mentre il governo Draghi continua a promuovere l’introduzione di un tetto ai prezzi a livello europeo.

    “Continuare all’infinito a compensare il costo delle bollette regalando soldi a chi si sta arricchendo sulle spalle di cittadini e imprese, sarebbe un errore”, ha sottolineato la vincitrice delle ultime elezioni politiche, confermando la scelta della continuità con la linea del governo in carica.

    “Qui siamo in una economia di guerra, il libero mercato può aspettare”, ha detto oggi il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, spiegando le differenze con gli altri paesi membri nelle trattative per il “price cap europeo”. “I tedeschi sono più preoccupati della mancanza di gas che del prezzo, ma per gli altri 26 Stati non è così“, ha affermato durante un’intervista alla trasmissione “Mezz’ora più” su Rai 3. Secondo il ministro uscente, una soluzione “ragionevole” potrebbe essere quella di “indicizzare il prezzo del gas agganciandolo a Borse un po’ più stabili rispetto al Ttf”. “Abbiamo trovato un meccanismo per salvare ‘capre e cavoli’ e nelle prossime 48 ore manderemo la nostra proposta”, ha specificato Cingolani, che ha rassicurato sulle disponibilità di gas dell’Italia, dopo la sospensione delle forniture da Gazprom che secondo Eni ha addotto “l’impossibilità di trasportare il gas attraverso l’Austria”.

    “In Italia in questo momento stiamo esportando, abbiamo una situazione positiva, grazie alla diversificazione. Oggi ci sono stati oltre 40 milioni di metri cubi di gas per gli stoccaggi e tra i 18 e i 20 milioni esportati”, ha detto il ministro, sostenendo che “bisogna distinguere i timori economici-inflattivi per i costi dai timori sulle quantità di gas”. “La situazione a livello di quantità non è complessa, lo è quella dei costi“, ha spiegato.

    Come parte di un’iniziativa coordinata a livello europeo, l’Italia per domani ha convocato l’ambasciatore russo Sergei Razov. Secondo Cingolani, domani Razov dovrà chiarire alla Farnesina “la situazione dei sabotaggi del North Stream 1 e 2”. “Si farà anche un punto sulla guerra, e ben venga ogni tentativo diplomatico e costruttivo per arrivare alla fine del conflitto”, ha aggiunto il ministro.

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