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    Se gli euroscettici si candidano alle europee: Nigel Farage presenta il suo “Brexit Party”

    Nigel Farage ha presentato il suo partito per le elezioni europee, il "Brexit Party" (Credits Oli Scarff/Afp)
    Di Carmelo Leo
    Pubblicato il 12 Apr. 2019 alle 15:35 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 02:06

    “Penso che alle elezioni europee andremo molto bene”: con queste parole, Nigel Farage ha presentato a Coventry il partito con cui parteciperà alla tornata elettorale di maggio 2019: il Brexit Party.

    L’eurodeputato britannico, uno dei più grandi fautori dell’uscita del Regno Unito dall’Unione europea, ha deciso di candidarsi alle elezioni, nonostante il suo ben noto sentimento euroscettico.

    L’obiettivo di Farage è quello di raccogliere le preferenze di tutti i delusi che hanno votato “leave” al referendum sulla Brexit e che, tre anni dopo, vedono il proprio paese ancora all’interno dell’organismo comunitario. E di arrivare poi, in breve tempo, a ottenere l’uscita definitiva del Regno Unito dall’Ue.

    Grazie alla sua nuova creatura, la speranza di Farage è quella di replicare il successo che aveva ottenuto nel 2014 con Ukip (UK Independence Party), il movimento da lui fondato che ha avuto un ruolo molto importante nella strada che ha portato al referendum sulla Brexit.

    Allora, infatti, con il 27 per cento delle preferenze Ukip si affermò come primo partito britannico alle europee. Ma l’eurodeputato inglese, adesso, tiene a sottolineare che il suo Brexit Party si distinguerà “ampiamente” dall’Ukip.

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    Nella nuova formazione non ci sarà spazio, infatti, per la destra radicale e per qualsiasi forma di intolleranza. Temi, questi, alla base del suo allontanamento dall’Ukip, che ha subito negli ultimi anni un netto spostamento a destra, attestandosi su posizioni islamofobe.

    Farage ha precisato anche che non accetterà nessuna forma di intolleranza dai membri del suo partito: per questo motivo, nei giorni scorsi, la leader Catherine Blaiklock è stata costretta a dimettersi per via di alcune affermazioni contro l’islam.

    “Inseguiamo quei milioni di persone – ha detto Farage in un’intervista alla Bbc – che hanno votato Ukip, i milioni che hanno votato conservatori e Brexit e i cinque milioni che hanno votato Brexit e Labour e che si sono sentiti traditi”.

    Un modo, il suo, per rilanciare la sua carriera politica dopo il ritiro del 2016. Una ripartenza dalle elezioni europee più controverse della storia per il Regno Unito, vista l’incertezza sull’effettiva partecipazione al voto dei suoi cittadini.

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    Secondo quanto affermato da Farage, i candidati del Brexit Party saranno principalmente uomini d’affari e “persone di successo che vogliono riportare fiducia nella politica britannica”. Il partito non sarà finanziato dal miliardario Arron Banks, ex finanziatore dell’Ukip e della campagna referendaria del 2016, ma da piccole donazioni.

    Finora, sono state raccolte circa 750mila sterline (870mila euro), tutte con somme inferiori alle 500 sterline a finanziatore. “Non ho mai visto niente di simile in 25 anni di carriera politica in Gran Bretagna”, ha esultato Farage.

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