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    M5S, Enrica Sabatini contro Giuseppe Conte: “Ha tradito Casaleggio, restituisca il simbolo”

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 21 Feb. 2022 alle 13:10

    M5S, Enrica Sabatini contro Giuseppe Conte: “Restituisca il simbolo”

    “Conte è un temporeggiatore seriale che ha tradito Gianroberto Casaleggio, restituisca il simbolo del M5S”: a dichiararlo è Enrica Sabatini, compagna e socia di Davide Casaleggio.

    Ex consigliere comunale di Pescara e responsabile degli affari interni del Movimento, Sabatini ha di recente scritto un libro dal titolo Lady Rousseau. Cosa resta dell’utopia di Gianroberto Casaleggio?.

    Un volume in cui sostanzialmente salva solamente Beppe Grillo e Alessandro Di Battista del quale parla in un’intervista senza peli sulla lingua a La Stampa.

    Definito un “temporeggiatore seriale”, Enrica Sabatini spiega perché, a suo dire, Giuseppe Conte dovrebbe abbandonare il M5S e restituire il simbolo: “Faccia come si fa con i messaggi in bottiglia affidati alle onde dell’oceano. Lo restituisca, perché quel logo lo aveva disegnato Gianroberto seduto alla sua scrivania e nulla ha a che fare con chi adesso lo detiene”.

    “Ha una visione diversa da quella che ha sempre mosso i 5 stelle – aggiunge Sabatini riferendosi a Conte – Invece di farsi un partito personale, ha pensato di personalizzare il Movimento e provare a trasformarlo in un partito. Un’evoluzione che diventa trasformismo e infine aberrazione. Per questo secondo me oggi il M5s è al minimo storico del consenso: non risponde più a quel patto di fiducia che aveva fatto con i cittadini”.

    Sul ricorso presentato e vinto da alcuni attivisti M5S, che hanno portato alla momentanea sospensione di Conte dal ruolo di leader, Sabatini dichiara: “Quella causa è emblematica perché invece di affrontare la situazione facendo quel che si doveva per statuto, votare su Rousseau l’organo collegiale e poi far discendere tutto il resto, si è cercata una scorciatoia che non ha rispettato le decisioni degli iscritti. Una forzatura che ha portato il Movimento in un vicolo cieco. La magistratura non sta facendo un indebito intervento in politica, sta tutelando i diritti degli associati. Conte ha cercato per sé una strada che potesse controllare, la nuova struttura è composta da persone nominate”.

    Beppe Grillo è una delle poche persone che Sabatini difende: “Sono molto legata a Beppe, gli riconosco il grande merito di aver costruito tutto, di essersi scarificato per i 5 stelle. Lui come Davide e Gianroberto sono rimasti fuori consentendo a migliaia di persone di entrare nelle istituzioni”.

    Secondo Sabatini, poi, dopo le dimissioni di Di Maio si è scelto di non votare il suo successore per paura che vincesse Alessandro Di Battista: “È stato detto alla riunione di cui scrivo ed è quello che ha fatto sobbalzare Davide sulla sedia: ‘Violiamo lo statuto perché non ci piace il possibile risultato di una votazione?’ ha chiesto. Crimi ha fatto di tutto per mantenere un potere per cui non aveva titolo. Se il comitato di garanzia non rispetta lo statuto, è normale che gli altri si sentano legittimati a violare ogni regola”.

    L’ex consigliera comunale, infine, rivela che a Davide Casaleggio era stato offerto un ministero: “Ha rifiutato, così come io ho rifiutato una candidatura alle elezioni europee, alle regionali, una nomina pubblica. Eravamo concentrati sul progetto, mentre erano pronti a usarci come capro espiatorio di ogni fallimento”.

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