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    Elezioni amministrative | Un candidato sindaco sfiora il 100% dei consensi in provincia di Catanzaro

    Luca Marrelli, nuovo sindaco di San Mango d'Aquino, in provincia di Catanzaro.
    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 11 Giu. 2018 alle 09:49 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 02:15

    Alle elezioni amministrative che si sono tenute ieri, domenica 10 giugno, un comune calabrese ha visto un candidato vincere con una maggioranza bulgara.

    Luca Marrelli è il nuovo sindaco di San Mango d’Aquino, comune di oltre 1600 in provincia di Catanzaro.

    Alle elezioni amministrative Marrelli, candidato per “Volare verso il futuro”, ha ottenuto 931 voti, pari al 98 per cento, contro i 19 voti dello sfidante Serafino Gallo, candidato della lista “Legalità e sicurezza”, che ottiene quindi solo il 2 per cento.

    Nella passata consiliatura Marrelli è stato presidente del Consiglio comunale di San Mango d’Aquino, mentre il sindaco era stato Leopoldo Chieffal, già più volte in passato primo cittadino oltre che presidente della Provincia di Catanzaro e consigliere e assessore regionale negli anni Ottanta e Novanta.

    Luca Marrelli è un avvocato. Dopo essere stato eletto in consiglio comunale nel 2013, è stato eletto presidente del Consiglio comunale nel 2014 con i voti della sola maggioranza per l’abbandono dell’aula da parte dei consiglieri di minoranza.

    Il risultato delle elezioni amministrative

    Le elezioni di ieri vedono complessivamente in vantaggio il centrodestra. Ancora in crisi il Pd, anche nelle città storicamente legate al centrosinistra. La sorpresa è il Movimento 5 stelle, che tre mesi dopo il successo alle elezioni nazionali perde terreno, ma con conquista il ballottaggio in alcuni comuni.

    L’affluenza rilevata alle ore 23 (ora della chiusura dei seggi) è stata del 61,19 per cento, sulla base dei dati raccolti dal Viminale in 623 comuni dei 760 chiamati alle urne per le elezioni comunali. Alle precedenti elezioni omologhe la percentuale era stata del 67,24 per cento . Il dato non tiene conto del risultato della Sicilia, gestito direttamente dalla Regione e non dal Viminale.

    Complessivamente il centrosinistra aveva 16 sindaci nei comuni capoluogo di provincia e per ora ne riconferma solo uno (a Brescia) e perde in almeno 9.

    Il centrodestra ne aveva tre e oggi festeggia invece a Treviso, Catania, Vicenza e Imperia, mentre è andato vicino alla vittoria al primo turno a Siracusa e Barletta.

    Il Movimento 5 Stelle non sfonda. Aveva il sindaco di Ragusa e si deve accontentare di correre ai ballottaggi in tre città: Avellino, Terni e la stessa Ragusa (dove potrebbe sfidare FdI).

    In Sicilia, altra regione dove M5s ha avuto risultati record nell’uninominale il 4 marzo, molto dipende dai singoli candidati.

    Gli altri comuni dove il centrosinistra governava sono Sondrio, Massa, Pisa, Siena, Ancona (ballottaggi col centrodestra), Avellino (ballottaggio con M5s).

    Il centrosinistra sarà però al ballottaggio nei comuni di Teramo e Brindisi, finora governati dal centrodestra.

    Qui il risultato del voto alle elezioni amministrative del 10 giugno, comune per comune, inclusi: Treviso, Brescia, SienaAnconaCatania e Messina.

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