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    Droga, Meloni contro le piattaforme: “Fanno serie con spacciatori come eroi e documentari contro Muccioli”

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 27 Giu. 2023 alle 09:19

    Droga, Meloni contro le piattaforme: “Fanno serie con spacciatori come eroi e documentari contro Muccioli”

    “Io so esattamente quello che sto facendo, il punto è se ve ne rendiate conto voi di cosa state facendo”. Giorgia Meloni ribadisce la linea dura del governo sugli stupefacenti e annuncia la fine della “stagione del lassismo”. In un acceso intervento a Montecitorio per la Giornata mondiale contro le droghe, Meloni si è scagliata contro le “piattaforme” di streaming, che veicolerebbero immagini positive degli spacciatori, difendendo la comunità di recupero di San Patrignano e il suo fondatore Vincenzo Muccioli dalle accuse di documentari come “SanPa”, trasmesso da Netflix.

    “Viviamo nel paradosso di una vulgata che spaccia la droga come un forma di libertà, e io non riesco a capire come si faccia a considerare libertà qualcosa che ti rende schiavo”, ha detto la presidente del Consiglio. “Voglio ribadire dei concetti lapalissiani e banali, sapendo che posso diventare oggetto di polemica, ma sono abituata a difendere ciò in cui credo. Il primo è che la droga fa male sempre e comunque, ogni singolo grammo di principio attivo si mangia un pezzo di te” ha aggiunto la premier. “Le droghe fanno male tutte, non esistono distinzioni, chi dice una cosa diversa dice una menzogna. Dire che ci sono droghe che possono essere usate è un inganno”.

    “In uno spinello di oggi c’è una quantità di principio attivo enormemente più grande di quanto ce n’era in quelli di qualche decennio fa”, ha sostenuto la leader di Fratelli d’Italia, “si può definire leggera qualcosa che ha il 78% del principio attivo?”

    “Una politica che non riesce a dare risposte ai giovani a offrire opportunità e che in cambio dice ‘vabbè, però fumati una canna’ non sarà mai la mia politica” ha sottolineato. “Fin quando ci sarà questo governo è finita la stagione del disinteresse. Il messaggio che vogliamo lanciare oggi è che lo Stato intende fare la sua parte per combattere un fenomeno che è fuori controllo”, ha continuato Meloni, attaccando le piattaforme di streaming.

    “Arriviamo al paradosso di avere serie che hanno come eroe uno spacciatore sulle stesse piattaforme che hanno fatto documentari contro Muccioli che aveva salvato migliaia di ragazzi quando lo Stato era girato dall’altra parte”. Secondo Meloni, “la narrazione va in una direzione, film, serie, il messaggio sottinteso è sempre lo stesso, la droga è anticonformista, non fa male, fa bene”.

    L’intervento è stato interrotto da una contestazione organizzata dal segretario di +Europa Riccardo Magi, che ha mostrato dei cartelli con scritto: “Cannabis non ci pensa lo stato ci pensa la mafia”. “Abbiamo visto i risultati in questi anni del lavoro che avete fatto”, ha risposto Meloni. “Forse lei dovrebbe guardare i ragazzi che sono in questa sala e avere rispetto di quello che la vostra propaganda ha fatto sulla pelle di queste famiglie, di queste persone. Lei dovrebbe ricordarsi che è grazie alle politiche che avete fatto se siamo ridotti così. La ringrazio per aver partecipato”, ha proseguito. Lei dovrebbe sapere che non sono una persona che si fa intimidire, dovrebbe saperlo molto bene. Io so esattamente quello che sto facendo, il punto è se ve ne rendiate conto voi di cosa state facendo”, ha ribadito. “Io sono stata lunghi anni al 3 percento capisco cosa vuol dire cercare una visibilità. Oggi dovete accettare che c’è un altro governo che è stato scelto dagli italiani per fare esattamente le politiche che sta facendo quando sceglieranno voi, porterete avanti le vostre”, ha concluso.

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