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    Festa del Movimento 5 Stelle, Di Maio parla ai sostenitori: “Oggi lo Stato siamo noi”

    Luigi Di Maio e Sergio Bramini

    Di Maio ha presentato i nuovi ministri durante una manifestazione a Roma per celebrare il nuovo esecutivo. Sul palco anche Sergio Bramini, consulente per la riforma del Jobs act

    Di Futura D'Aprile
    Pubblicato il 3 Giu. 2018 alle 13:18 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 02:17

    Durante una manifestazione organizzata a Roma per festeggiare la nascita del governo M5S-Lega, il nuovo ministro del Lavoro e dello sviluppo ha presentato ai suoi sostenitori i ministri pentastellati del nuovo esecutivo.

    “Ieri è nata la terza Repubblica che festeggiamo oggi 2 Giugno. Nella terza Repubblica i politici fanno un passo indietro, i cittadini un passo in avanti. Adesso inizia il bello, inizia il cambiamento”, ha detto Luigi Di Maio.

    Sul palco con lui anche Sergio Bramini, l’imprenditore fallito a causo dello Stato. “Sergio sarà da lunedì esperto del ministero dello Sviluppo economico per la riforma del Jobs act, che aiuterà tutti gli imprenditori di questo Paese che lo Stato ha massacrato. Ma oggi lo Stato siamo noi”.

    Il video:

    Di Maio ha annunciato una nuova legge che aiuti gli imprenditori che non riescono a riscuotere i crediti dallo Stato, come Bramini.

    “Ci mettiamo al lavoro per risarcire i truffati delle banche, vittime di una grande conflitto di interessi che ha alimentato la II Repubblica”.

    “Faremo una riforma della legge fallimentare e metteremo mano alla legge sulle banche eliminando l’articolo 160 che ha consentito che io e la mia famiglia fossimo sloggiati con la forza”, ha detto Bramini.

    Presente alla manifestazione anche la sindaca di Roma, Virginia Raggi.

    “Hanno descritto Roma come un inferno per evitare che il M5S andasse al governo”.

    Invece “Roma ha iniziato a invertire la rotta, ha iniziato a risparmiare e oggi abbiamo finalmente soldi da investire in appalti. Roma non è più ladrona”, ha detto la Raggi.

    “Siamo riusciti a far inserire nel governo un intero paragrafo per Roma Capitale. Non voglio chiedere soldi, ma competenze e poteri, vogliono andare a parlare direttamente con lo Stato senza passare per il tramite della Regione. Voglio avere gli stessi poteri che hanno i sindaci delle altre Capitali”, continua la sindaca.

    Sul palco anche Davide Casaleggio: “Tutte le volte che ci hanno detto ‘siete destinati a sparire’ li abbiamo ignorati. Quando ci hanno detto ‘inseguite utopie’ noi abbiamo pensato che non c’è altro da inseguire”.

    “Chi nel mondo ci guarda e ci chiede come abbiamo fatto…la verità è che abbiamo iniziato per combattere una ingiustizia e difendere una persona che il sistema mediatico aveva deciso di allontanare, allora ciò che sembrava impossibile è diventata possibile”, ha detto Casaleggio alla folla.

    “La Rete è stata la nostra opportunità, mio padre diceva che con significato, volontà e immaginazione si sarebbe potuta creare una nuova realtà, prima impossibile”.

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