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    Di Battista rompe il silenzio sul governo Pd-M5s e attacca Salvini: “Mi ha deluso, di lui dicono peste e corna”

    Di Laura Melissari
    Pubblicato il 12 Set. 2019 alle 20:24

    Di Battista: “Salvini mi ha deluso, i suoi di lui dicono peste e corna”

    Alessandro Di Battista torna a parlare dopo alcuni giorni di silenzio, e lo fa chiamando in causa Salvini e il Pd. L’ex deputato Cinque Stelle, e tra i membri più popolari del M5s, non è mai stato a favore della nascita del governo Pd-M5s. E oggi torna ad attaccare Matteo Salvini.

    “State parlando con colui che è sempre stato un acerrimo nemico di Salvini, mi voleva ‘mandare a quel paese’ tutti i giorni. Ho contrastato tantissimo anche la Lega. Personalmente Salvini mi ha deluso quando si è dimostrato molto pavido di fronte a quelli che sono ‘i poteri forti'”, ha detto alla trasmissione Dritto e rovescio, condotta da Paolo Del Debbio, su Retequattro.

    “Ho rapporti diretti con ex ministri e politici della Lega, pubblicamente sono compatti e difendono il capitano poi, privatamente, ne dicono di ‘peste e corna’”, continua.

    Di Battista non ha parole gentili neanche nei confronti del Pd. “Speriamo bene, che vi devo dire? Non è un segreto di Stato il fatto che io sia scettico, conosco il Partito Democratico… Vedremo, come tutti i cittadini, mi auguro il meglio”, ha detto Di Battista.

    Ma cosa pensa Alessandro Di Battista di Giuseppe Conte?

    “Non lo so, staremo a vedere. Come tutti quanti i cittadini io sono un elettore, quindi un datore di lavoro dei politici e aspetterò di vedere e giudicherò i risultati”.

    Ma si sa, il vero “nemico” di Di Battista è Matteo Renzi. “Avrebbe dovuto mollare la politica, ma soltanto io ho fatto ciò che ho detto. E per quanto mi riguarda, non lo so, secondo me proverà a riorganizzare i gruppi parlamentari e proverà a creare una sorta di ‘minoranza interna’: questo l’hanno sempre fatto all’interno del parlamento della repubblica. Non crediate che si sia convertito sulla via di Damasco… Se si fosse andati al voto, la maggior parte dei suoi parlamentari, non sarebbero stati candidati da Zingaretti e lui si sarebbe trovato con un pugno di mosche in mano. Ha agito essenzialmente per istinto di sopravvivenza”.

    E su Di Maio dice: “In bocca al lupo. Gli auguro il meglio, di fare come sempre l’interesse del popolo italiano. Oggi, per me, l’interesse del popolo italiano passa anche attraverso scelte coraggiose perché l’Italia è stata destabilizzata del tutto con scelte di politica estera scellerate, portate avanti soprattutto dal Pd”.

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