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    Di Battista: “Non fondo partiti o guido correnti. Draghi? Dietro c’è Gianni Letta”

    Di Anton Filippo Ferrari
    Pubblicato il 20 Feb. 2021 alle 18:49

    Alessandro Di Battista, come annunciato, è tornato a parlare. L’ha fatto oggi pomeriggio, sabato 20 febbraio 2021, con una diretta Instagram. “Non sono d’accordo con l’espulsione” di chi ha votato contro la fiducia al governo, ma “io non sto capitanando correnti o scissioni o fondando partiti – ha detto -. Mi sto dedicando da fuori a portare avanti determinate battaglie che erano del Movimento Cinque Stelle. Io non ho cambiato idea. Non sono io a non pensarla più come il M5s, ma è il M5s a non pensarla come me”.

    L’ex grillino ha poi aggiunto che “il governo” appena insediatosi a Palazzo Chigi ”è un’accozzaglia indecorosa e un assembramento parlamentare pericoloso. Non ho le prove, ma sono sicuro che Gianni Letta sia l’artefice dell’operazione Draghi. Renzi l’aveva organizzata con degli agganci: con Salvini, Gianni Letta, tutti i giornaloni che negli ultimi due mesi avevano infangato questo governo”.

    Poi su Salvini: “Farà credere di picconare il governo, ma non se la prenderà con Draghi perché è un pavido”. Così come la “Meloni non farà vera opposizione: sarà un’opposizione elettorale, non sostanziale. Attaccherà il Partito Democratico e i Cinque Stelle, ma anche lei si comporterà in maniera pavida”.

    “Un mese fa”, ha spiegato, “ho ricucito con molti esponenti che mi hanno ricoinvolto perché Renzi stava aprendo la crisi. Mi è stato chiesto di dare una mano. Mi è stato detto che la linea era con Conte e mai con Renzi. Mi andava bene, mi è stato assicurato che la linea non sarebbe cambiata. Avevo dato la disponibilità ad entrare in un governo Conte ter senza Renzi – ha detto Di Battista -. Poi non è stato fatto, non ci si è riusciti perché ci sono stati degli ostacoli”.

    “Come è possibile avallare un governo con Forza Italia?”, si chiede Di Battista. “Non vi vado bene adesso? Amen, allora” quando leggeva le sentenza sui rapporti fra Dell’Utri e la mafia “andavo bene, oggi no? È il M5s che non la pensa più come me, non io che non al penso più come il M5s. Non farò scissioni né correnti. Qualcuno dice che ho il simbolo di Italia dei Valori, ma quando mai? Chi lo dice è un avvelenatore di pozzi. Sono uscito dal Movimento senza sbattere la porta. Sono un libero cittadino che non sta facendo partiti e non gestisce correnti. A chi mi ha chiesto un consiglio ho detto: se ritenete di stare nel giusto fate ricorso per rientrare nel movimento, questa però è una loro decisione”.

    Infine sulla possibilità di vedere Draghi anche al Quirinale, Di Battista ha detto: “Non sempre le cose vanno come sembra. Prodi e Marini, ad esempio li davano come certi”.

    Leggi anche: 1. Da Dell’Utri a Bontate: il curriculum di Berlusconi ci impone di dire No al nuovo governo (di A. Di Battista) /2. I vaccini no-profit di Cuba che salveranno i Paesi in via di sviluppo

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