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    Via libera del Senato al Decreto Scuola: è legge. Pronto concorso per 24.000 docenti

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 19 Dic. 2019 alle 13:36 Aggiornato il 19 Dic. 2019 alle 14:55

    Con voto di fiducia il Senato approva il Decreto Scuola: è legge

    Il decreto scuola è stato approvato in via definitiva oggi giovedì 19 dicembre: il provvedimento ha avuto l’ok del Senato con il voto di fiducia chiesto dal governo, con 160 voti favorevoli, 121 contrari e nessuna astensione. Il decreto, che fu approvato in prima lettura dalla Camera il 3 dicembre scorso, prevede norme per il reclutamento del personale scolastico e degli enti di ricerca e di abilitazione dei docenti. Diventerà legge con la pubblicazione del testo sulla Gazzetta ufficiale.

    Secondo il sottosegretario all’Istruzione, Università e Ricerca Lucia Azzolina questo è “un inizio, non un punto d’arrivo. Ora dobbiamo costruire una visione nuova di scuola”. E prosegue: “In meno di tre mesi abbiamo dato alcune risposte che sono un punto di partenza importante per mettere ordine nel sistema di istruzione. Stabilità, innovazione sostenibile, inclusione, devono essere le nostre parole chiave. Stabilità perché se le norme che muovono il sistema cambiano di continuo la scuola non va avanti, ma arranca. Servono regole chiare”.

    Anche il blog del Movimento 5 Stelle esprime soddisfazione: “Oggi al Senato è stato approvato in via definitiva il decreto istruzione – si legge in un post – Cosa prevede? Molte cose, ma una su tutte. Grazie a due concorsi sono previste quasi 50mila assunzioni a tempo indeterminato di insegnanti. Verrà bandito un concorso straordinario, rivolto a chi lavora nella scuola da almeno tre anni, per l’assunzione di 24mila docenti e uno ordinario, sempre da 24mila posti, per tutti gli altri che abbiano ovviamente i titoli e il merito per iniziare ad insegnare”.

    Il testo approvato

    Articolo 1: procedura straordinaria per il reclutamento e per l’abilitazione di docenti nella scuola secondaria di primo e di secondo grado, avviata contestualmente a una procedura ordinaria.

    È inoltre prevista la revisione degli obblighi di permanenza in servizio nella scuola di titolarità per i docenti immessi in ruolo, l’immissione in ruolo in via straordinaria di personale incluso a pieno titolo nelle graduatorie valide per la stipula di contratti a tempo indeterminato e l’incremento della dotazione del Fondo “La Buona Scuola” per il miglioramento e la valorizzazione dell’istruzione scolastica.

    Inoltre, l’articolo 1-bis autorizza l’avvio entro il 2020 di un concorso per la copertura dei posti per l’insegnamento della religione cattolica; nelle more, si procederà alle immissioni in ruolo utilizzando le graduatorie del concorso 2004.

    Invece, l’articolo 1-ter riguarda l’acquisizione da parte degli insegnanti di competenze relative alla didattica digitale e alla programmazione informatica, mentre l’articolo 1-quater prevede la costituzione di nuove graduatorie provinciali per il conferimento delle supplenze annuali e fino al termine delle attività didattiche e modifica la disciplina delle graduatorie di circolo e di istituto.

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