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    Cuperlo a TPI: “Extraprofitti e salario minimo erano nel programma, ma non siamo credibili”

    Di Marta Vigneri
    Pubblicato il 7 Ott. 2022 alle 11:39 Aggiornato il 7 Ott. 2022 alle 11:40

    “La tassazione degli extraprofitti, i ristori, il sostegno alle famiglie per il pagamento delle bollette, il salario minimo, sono tutte iniziative che stanno dentro al programma, ma che non abbiamo saputo comunicare e far vivere. Poi è chiaro che c’è un problema legato al passato: se stai al governo 10 anni degli ultimi 16 e ti presenti dicendo di volere il salario minimo, il primo che si alza e dice: ‘Non potevate farlo in questi 10 anni?’ non ha tutti i torti e pone una questione di credibilità”, così Gianni Cuperlo a TPI a margine della direzione nazionale del Pd organizzata giovedì 6 ottobre per analizzare la sconfitta elettorale.

    Per il deputato dem ora è il momento di discutere in seno al congresso e di fare opposizione, riflettendo sull’identità perduta. Una discussione che però “non paralizzerà il partito democratico”, assicura ricordando l’iniziativa lanciata da Enrico Letta in difesa delle donne iraniane il prossimo mercoledì 13 ottobre davanti all’ambasciata di Teheran. “Si tratta – continua Cuperlo – di partire con un’opposizione efficace, che ci servirà anche a chiarirci su qual è il problema di identità di questo nostro partito. Non è che chiudiamo il Nazareno con il cartello ‘Chiuso per Congresso'”, conclude.

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