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    Dietrofront di Conte per il bonus pc e tablet ai deputati: “Regaliamoli alle scuole”

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 7 Dic. 2022 alle 16:29 Aggiornato il 7 Dic. 2022 alle 17:32

    È Natale anche per i deputati al governo. E così, ecco approvato un bonus che possa soddisfare le “esigenze individuali di aggiornamento tecnologico”. L’inflazione ha portato a un aumento dei prezzi su tablet e computer, ma un aumento del 120 per cento sul bonus riservato ai parlamentare appare ingiustificato.

    Nel 2018, la cifra da spendere in strumenti tecnologici destinata ai deputati ammontava a 2.500 euro. Quest’anno, grazie alla determina firmata dai tre questori di Montecitorio, il bonus è stato portato a 5.500 euro. A siglare l’elargizione, anche il deputato del Movimento cinque stelle, Filippo Scerra.

    E non poteva non passare inosservata la reazione del presidente del Movimento cinque stelle. A Le Iene ha fatto mea culpa e ha provato a colmare l’imbarazzo: “Non siamo riusciti a bloccare la determina di novembre, facciamo un gesto simbolico e doniamo quei tablet e computer alle scuole che sono senza dotazioni tecnologiche”.

    Peccato che Scerra non gli abbia proprio retto “il gioco”. Il deputato questore del M5s infatti, dopo che era scoppiata la polemica, sul suo profilo Facebook aveva rivendicato e difeso la scelta di mantenere il bonus a 5.500 euro. In direzione opposta alla giustificazione avanzata dal presidente del suo partito.

     

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