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    Draghi: “Sì a obbligo vaccinale e terza dose. Aggressioni No Vax vigliacche”

    Di Antonio Scali
    Pubblicato il 2 Set. 2021 alle 16:30 Aggiornato il 2 Set. 2021 alle 21:00

    Draghi: “Offensivo pensare a Quirinale come ‘piano b’, il governo va avanti”

    Il presidente del Consiglio Mario Draghi si è espresso a favore dell’obbligo vaccinale e della terza dose del vaccino contro Covid-19. Nella conferenza stampa tenuta al termine del Consiglio dei ministri, Draghi si è detto “fiducioso” sul raggiungimento dell’obiettivo di vaccinare l’80 percento della popolazione entro fine mese, definendo “odiosa e vigliacca” la violenza da parte di manifestanti no vax e no green pass “nei confronti di chi fa informazione e di chi è in prima linea a combattere la pandemia”.

    “Voglio ribadire il mio invito a vaccinarsi. È un atto verso se stessi, di solidarietà verso gli altri, di protezione verso la famiglia”, ha detto Draghi . “La campagna vaccinale è stata abbracciata con grande entusiasmo dai giovani”, ha aggiunto, ricordando che i vaccinati sono attualmente al 70 percento.

    Draghi è anche intervenuto sulle tensioni della maggioranza sul green pass, dicendosi favorevole alla sua estensione. “Il chiarimento aspetta ai partiti, è chiaro che è auspicabile una maggiore disciplina”, ha detto, chiarendo che “il governo va avanti”.

    Il presidente del Consiglio ha anche risposto alle domande sull’ipotesi di una sua candidatura alla presidenza della Repubblica. “Trovo un po’ offensivo parlare del Quirinale come un’altra possibilità, dire ‘ha tante cose da fare, perché non fa anche quella’. E anche un po’ offensivo verso il presidente della Repubblica. Ma a parte l’offensivo, non vedo la fine”, ha detto. “Non vedo nessun disastro all’orizzonte e non mi preoccupo per me stesso di sicuro”, il suo commento riguardo la tenuta del governo, sostenuto da “una coalizione con le sue divergenze”, che però va “fondamentalmente molto d’accordo nei suoi membri”.

    “Questo governo sta in piedi perché è il parlamento che lo vuole. La vita del governo è decisa dal Parlamento. Perciò, ho sempre detto, che i processi decisionali sono integrati, ma questo non vuol dire che il governo debba fare il mestiere dei partiti, né che i partiti devono fare il mestiere del governo”, la posizione di Draghi.

    L’ex presidente della Banca centrale europea ha anche difeso l’operato della ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, attaccata dal leader della Lega Matteo Salvini per la gestione dei migranti. “Secondo me Lamorgese ha lavorato molto bene. I numeri di quest’anno non sono spaventosi, ci sono stati anni molto peggiori”, ha affermato. “Ma ciò che non va raffrontato a 4-5 anni fa, non certo all’anno della pandemia dove si è fermato tutto, anche i migranti”, ha detto Draghi, secondo cui un eventuale incontro tra gli ultimi due occupanti del Viminale potrebbe portare a “un chiarimento interessante, in cui la ministra e Salvini possono esprimere i loro pareri e ciò che non va”.”Magari non in televisione o in streaming…”, ha aggiunto.

    Sull’inizio dell’anno scolastico, Draghi ha ribadito che la scuola in presenza “è sempre stata una priorità”, ricordando che “il 91,5 percento degli insegnanti ha ricevuto almeno una dose di vaccino”. “L’adesione massiccia dei giovani e la copertura estesa a livello nazionale ci permette di affrontare con una certa tranquillità e con minore incertezza dell’anno scorso l’apertura delle scuole”.

    Nel corso della conferenza stampa Draghi ha dichiarato che per le prossime settimane il governo avrà un'”agenda fitta”, in cui sarà affrontato anche il tema delle politiche attive del lavoro, oltre alle riforme del fisco e della concorrenza. “Il governo deve avere una visione industriale che permetta di riallocare ed addestrare i lavoratori”.

    Secondo Draghi nonostante i dati dell’economia, con una crescita “superiore alle aspettative”, non vale la pena “compiacersi troppo”. “Sono alte, ma è anche vero che siamo caduti in una maniera che non si vedeva da decenni, in Italia nel 2020: è in parte un grande rimbalzo che sta accadendo in tutti i paesi. La vera sfida sarà riuscire a mantenere il tasso di crescita considerevolmente più elevato di quanto fosse prima della pandemia, è lì che si vede la capacità dell’economia italiana di diventare strutturalmente più solida. Intanto vediamo buone notizie”.

    Il capo del governo ha anche criticato l’Europa sull’Afghanistan e ha previsto che il vertice del G20, organizzato dall’Italia, si terrà comunque. “L’Europa deve organizzarsi. Non è pensabile che rimanga così”, ha detto Draghi riguardo le mosse dell’Ue sull’Afghanista. “Sul G20 io continuo a pensare che ci sarà”, ha aggiunto il presidente del Consiglio, “in ogni caso avrà luogo dopo l’assemblea delle Nazioni unite, anche se non è ancora il momento in cui ci sono strategie chiare. Ogni paese sta riflettendo sul futuro, non ci sono mappe. La cosa più importante ora è proteggere gli afghani ed impegnarci sul fronte della protezione umanitaria”, ha aggiunto ancora. “Come si fa a dire ‘noi non vogliamo rifugiati afghani’ davanti a quelle immagini” di Kabul, ha spiegato, rispondendo alle domande dei giornalisti.

    Il presidente del Consiglio ha anche ringraziato tutto il personale italiano che ha permesso di completare il piano d’evacuazione dall’Afghanistan e ha anticipato i temi dell’incontro previsto questa sera a Marsiglia con il presidente francese Emmanuel Macron. “Con il presidente francese Emanuel Macron questa sera si parlerà di Afghanistan, di Europa, di Libia. Sarà una conversazione a tutto tondo. Bisogna concentrare l’attenzione sul futuro immediato”.

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