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    Governo, Draghi: “Avanti, indipendentemente da chi ci sarà. Mio destino non conta”

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 22 Dic. 2021 alle 10:00 Aggiornato il 24 Dic. 2021 alle 08:49

    Governo, Draghi: “Avanti, indipendentemente da chi ci sarà. Mio destino non conta”

    DISCORSO FINE ANNO DRAGHI – “L’arrivo della variante Omicron, che gli scienziati ci dicono più contagiosa delle precedenti, ha aperto una nuova fase. I vaccini restano lo strumento di difesa migliore dal virus”, ha detto Mario Draghi nella consueta conferenza stampa di fine anno, durante la quale il presidente del Consiglio ha fatto un bilancio politico degli ultimi 12 mesi. “Invito tutti i cittadini a continuare a vaccinarsi e a fare la terza dose. Questa è la priorità. Il vaccino funziona molto bene anche contro le varianti”, ha detto Draghi durante la conferenza stampa all’Auditorium Antonianum di Roma, affermando che il governo si rimarrà pronto a sostenere l’economia in caso di rallentamento.”La sfida è far aumentare il tasso di crescita e risolvere le debolezze della nostra economia”, ha aggiunto, affermando che l’Italia ha raggiunto “tutti i 51 obiettivi concordati con la Commissione Ue”.

    Sulle nuove misure per contrastare la diffusione del nuovo coronavirus e della nuova variante omicron, Draghi ha detto che alla cabina di regia di domani si discuterà sicuramente della riduzione dei tempi di validità del green pass, definito uno “strumento di libertà” da Draghi, che non ha escluso la possibilità di richiedere tamponi in alcuni casi anche per i vaccinati.

    Secondo Draghi, occorre “vaccinare i bambini” per insistere nella campagna vaccinale e “conservare quel poco di normalità che abbiamo conquistato”. “Due terzi dei decessi sono di non vaccinati, questa è una realtà tragica”, ha detto Draghi, spiegando che alla cabina di regia il lockdown per i non vaccinati non sarà comunque affrontato.

    Riguardo le speculazioni sulla sua possibile elezione a presidente della Repubblica, Draghi ha detto che in ogni caso il governo andrà avanti “indipendentemente da chi ci sarà”, ricordando che sarà il parlamento a decidere la vita del governo. Successivamente si è definito “un uomo, se volete un nonno, al servizio delle istituzioni”. “Il mio destino personale non conta assolutamente niente, non ha particolari aspirazioni di un tipo o di un altro”, ha detto, ribadendo che “la responsabilità della decisione è interamente nelle mani delle istituzioni politiche” e non degli individui. “L’importante è vivere il presente. Questo governo ha lavorato sul presente, senza chiedersi cosa c’è nel futuro”.

    Draghi ha anche risposto a una domanda sul cambiamento del ruolo della presidenza della Repubblica visto negli ultimi anni, sottolineando che l’Italia rimane una repubblica parlamentare. “Il presidente della Repubblica non è tanto un notaio quanto un garante”, ha detto Draghi, che ha fatto riferimento al ruolo svolto durante il suo mandato da Sergio Mattarella in quanto garante dell’”unità nazionale”.

    Sulla legge di bilancio, Draghi ha detto che la discussione è stata caratterizzata da “molto affanno”. “Non sono mancate le occasioni per il confronto”, ha detto. “Dopo il confronto sugli 8 miliardi c’è stato un altro confronto nella cabina di regia e poi nel Consiglio dei ministri. Il periodo di dialogo con le forze politiche non è stato compresso nella fase iniziale”, ha aggiunto ricordando che il governo ha ricevuto tutti i presidenti dei gruppi parlamentari. “C’e’ stato molto affanno dovuto alle scadenze che il Pnrr ha imposto nel mese di dicembre. Senza l’apporto delle forze politiche non saremmo riusciti ad arrivare in tempo”.

    Riguardo la discussione sulle regole di bilancio in Unione europea, Draghi ha affermato che l’Italia “è in una buona posizione per far sentire la propria voce”, affermando che “una visione critica trova un consenso generale”, anche se la discussione con la Commissione “è appena iniziata”. “È importante arrivare ad un nuovo consenso perché le regole fiscali servono ma devono essere ragionevoli e non dannose”, ha detto Draghi che auspica un’intesa per il 2022.

    Per il caro bollette “bisogna procedere ad una rapida risposta agli aumenti”. Secondo Draghi, “il sostegno alle imprese e alle famiglie ci sarà e se necessario, come sembra, oltre a quello che è stato deciso”. Il presidente del Consiglio ha anche previsto un contributo da parte dei grandi produttori di energia, che con gli aumenti record dei prezzi del gas hanno visto “profitti fantastici”. “Anche loro devono aiutare l’economia, le imprese e le famiglie”.

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