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    Da Samantha Cristoforetti a Ilaria Alpi: chi sono le donne citate da Meloni nel discorso alla Camera

    Di Redazione TPI
    Pubblicato il 26 Ott. 2022 alle 13:04 Aggiornato il 26 Ott. 2022 alle 14:34

    Nel suo lungo discorso – durato complessivamente 70 minuti – con il quale chiedeva la fiducia alla Camera per il suo esecutivo, Giorgia Meloni ha accennato al fatto di essere la prima donna presidente del Consiglio in Italia. “Con una donna premier si è rotto il pesante tetto di cristallo”, ha detto un istante prima di citare una rosa di nomi femminili che appartengono alla storia del nostro Paese: “Ringrazio le donne che hanno osato, per impeto, per ragione per amore, come Cristina, Rosalie dei Mille, come Alfonsina contro il pregiudizio, come Maria o Grazia che con il loro esempio spalancarono i cancelli dell’istruzione alle bambine di tutto il Paese. E poi Tina, Nilde, Rita, Oriana, Ilaria, Maria Grazia, Fabiola, Marta, Elisabetta, Samantha e Chiara. Grazie! Grazie per aver dimostrato il valore delle donne italiane, come spero di riuscire a fare anche io”. Con ordine. Cristina Trivulzio di Belgiojoso, nobildonna, giornalista e scrittrice, fu parte attiva del Risorgimento e editrice di giornali rivoluzionari, Rosalie Montmasson, che sbarcò in Sicilia con Giuseppe Garibaldi e i Mille, Alfonsina Strada, prima donna a competere in gare maschili di ciclismo come il Giro di Lombardia o il Giro d’Italia, l’educatrice e pedagogista Maria Montessori, una delle prime a laurearsi in Medicina, nota per il suo metodo educativo, e Grazia Deledda, prima italiana Nobel per la Letteratura nel ’26.

    E ancora, riferimenti a donne della politica come Tina Anselmi, partigiana, prima donna ad essere nominata ministra, quando dal ’76 al ’78 guidò il dicastero del Lavoro nel governo Andreotti, oppure Nilde Iotti, prima donna a ricoprire la terza carica dello Stato, la presidenza della Camera dei deputati. Oriana è invece Oriana Fallaci, che da giovane partecipò alla Resistenza e fu la prima italiana inviata speciale sul fronte di guerra, poi altre giornaliste come Maria Grazia Cutuli, morta in Afghanistan in un attentato sulla strada da Jalalabad a Kabul, e Ilaria Alpi, inviata del Tg3 uccisa a Mogadiscio insieme al suo cineoperatore Miran Hrovatin. Donne di scienza nel discorso di Meloni, come Rita Levi Montalcini, neurologa Nobel per la Medicina nel 1986, la direttrice generale del CERN di Ginevra Fabiola Giannotti e l’astronauta Samantha Cristoforetti, prima italiana dell’Esa e prima donna europea al comando della Stazione spaziale internazionale.

    Menzione per la ministra della Giustizia uscente, Marta Cartabia, prima donna presidente della Corte Costituzionale, e per Elisabetta Alberti Casellati, prima donna presidente del Senato, ora ministra per le Riforme. In ultimo Chiara Corbella Petrillo, per la quale la chiesa ha fatto partire il processo di beatificazione: è morta nel 2012 a 28 anni perché decise di non curare un cancro alla lingua per preservare il bambino che portava in grembo. Aveva già perso due figli per malformazioni. È stata proclamata “serva di Dio” dalla chiesa cattolica quattro anni fa.

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