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    Brunetta contro lo smart working: “È un lavoro a domicilio all’italiana”

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 8 Set. 2021 alle 17:15

    Brunetta: “Lo smart working è un lavoro a domicilio all’italiana”

    Nuovo affondo del ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, contro lo smart working, definito dall’esponente di Forza Italia come un “lavoro a domicilio all’italiana”.

    Intervenuto al question time alla Camera, Brunetta, che recentemente ha proposto di ridurre al 15% l’attività di lavoro da remoto, accelerando dunque il graduale rientro in presenza dei dipendenti della Pubblica Amministrazione, ha dichiarato che: “Il lavoro agile può servire nell’emergenza ma non può essere il lavoro del futuro, proiettarlo nel futuro mi sembra un abbaglio”.

    “Oggi chi fa lavoro agile non ha un contratto specifico, non ha obiettivi, non ha tecnologie, in più non c’è sicurezza, vedi il caso del Lazio, insomma è un lavoro a domicilio all’Italiana” ha aggiunto il ministro.

    “Abbiamo il Pnrr, abbiamo la digitalizzazione, abbiamo cambiato il modo di fare i concorsi pubblici, abbiamo in programma l’interoperabilità delle banche dati e il passaggio al cloud” ha continuato Renato Brunetta sottolineando anche, però, alcune esperienze positive di smart working: “Il lavoro da remoto ha funzionato durante il lockdown dove era già regolato e strutturato con una piattaforma digitale già esistente ed è il caso dell’Inps”.

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