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    Altro che sanzioni: l’Italia si inchina allo Zar e sugli amici di Putin piovono onorificenze

    Banchieri, politici e sospetti corrotti. Da quando è ministro degli Esteri, Luigi Di Maio ha conferito 22 riconoscimenti a personaggi vicini al Cremlino, praticamente uno al mese

    Di Pietro Mecarozzi
    Pubblicato il 24 Feb. 2022 alle 14:48 Aggiornato il 24 Feb. 2022 alle 18:59

    Nella sezione Onorificenze” sulla pagina web del Quirinale sono ben 22 i cittadini russi (politici, economisti, uomini di affari) a cui sono state conferite onorificenze della Repubblica a partire dal settembre 2019, ovvero da quando Luigi Di Maio ricopre la carica di ministro degli Esteri. Laffinità politica tra il grillino e Mosca non è mai stato un segreto, e durante questi ultimi due anni e mezzo, complici istanze globali e nazionali più rilevanti, ha potuto dimostrare tutta la sua ammirazione verso il regime di Putin senza dare troppo nellocchio.

    Ma chi sono queste figure molto vicine al Cremlino? E con quali criteri vengono assegnati i riconoscimenti? Alla seconda domanda, né il ministero degli Esteri, né lentourage di Di Maio ci hanno fornito una risposta. Gli identikit ricostruiti parlano invece di personaggi controversi, oligarchi vicini a Vladimr Putin, o alti funzionari della burocrazia ministeriale. E neanche le recenti tensioni geopolitiche, che vedono Europa e Stati Uniti impegnate nel fermare lavanzata militare della Russia in Ucraina, hanno interrotto la pioggia di riconoscimenti.

    A inizio 2022, per esempio, sono stati insigniti della medaglia Andrey Kostin, uno dei più importanti banchieri di Stato russi, presidente di Vtb, banca del Cremlino sanzionata da Stati Uniti, Unione europea, Regno Unito, Canada, Australia, e membro di diversi consigli di amministrazione e accusato da Alexei Navalny di corruzione, e Viktor Evtukhov, sottosegretario di Stato al Ministero dellIndustria e Commercio Estero.

    Andrey Leonidovich Kostin è oggetto di sanzioni da parte di Stati Uniti e Canada, nella stessa tornata che ha sanzionato pezzi da novanta dellinterferenza russa in Occidente, come Oleg Deripaska, Alexei Miller, Sergey Fursenko, Igor Arkadyevich Rotenberg (il figlio di Arkady, il compagno di judo di Putin), Kirill Shamalov, Viktor Vekselberg.

    Nel maggio del 2021 anche il signore degli aeroporti” (come viene chiamato in Russia), Roman Trotsenko, è stato insignito della Stella. Trotsenko è lazionista numero uno di Seam, la società che gestisce lo scalo aereo di Grosseto, cittadina della Toscana. Loligarca russo si è stabilito in Maremma, in una super villa a Cala Civette, vicino Castiglione della Pescaia, risulta coinvolto nei Panama Papers e nel 2018 compare nel cosiddetto Kremlin Report”, ovvero la “lista nera” di politici e uomini daffari (familiari compresi) e di enti parastatali accomunati dalla vicinanza a Vladimir Putin e al suo regime che potrebbe preludere a sanzioni strutturate. Curiosamente laeroporto grossetano, scalo militare prima del suo arrivo, nonostante il bassissimo cabotaggio ha vantato una linea diretta per ben 5 anni con Mosca.

    Le inchieste internazionali

    Nei recentissimi documenti di fine 2021 pubblicati nei Pandora Papers, uninchiesta internazionale coordinata dallInternational Consortium of Investigative Journalists (Icij) che ha svelato gli affari di centinaia tra politici e personaggi pubblici che avrebbero accumulato grandi quantità di denaro nei cosiddetti paradisi, compare anche il nome di Herman Gref. Il capo della Sberbank di proprietà statale russa, premiato con la Stella nel 2020, deteneva oltre 50 milioni di dollari in contanti e crediti di prestito in un trust offshore utilizzando conti a Samoa, Panama e Singapore.

    Le autorità di Singapore hanno individuato le transazioni che coinvolgevano Gref e, secondo un rapporto di audit dellAutorità monetaria di Singapore incluso nei file dei Pandora Papers, in seguito hanno multato la società finanziaria che gestisce i beni del magnate russo per 1,1 milioni di dollari per non aver rispettato le regole di riciclaggio.

    Il 9 gennaio 2020 è stata la volta di Kirill Dmitriev, il capo del Fondo sovrano russo, personaggio citato spesso nel Mueller report – il rapporto ufficiale che documenta i risultati e le conclusioni dellindagine dellex consigliere speciale Robert Mueller sugli sforzi russi per interferire nelle elezioni presidenziali degli Stati Uniti del 2016 – per i suoi incontri del gennaio 2017 alle Seychelles con Erich Prince (finanziatore e consigliere di Donald Trump), con la possibile mediazione di Steve Bannon, nel pieno delle operazioni di interferenza russa nel voto americano del 2016. Dmitriev era presente alla cena di Villa Madama con il premier Conte, Putin, i viceministri italiani Salvini e Di Maio. È loligarca vicinissimo a Putin che ha presieduto a tutta loperazione di sponsorizzazione e propaganda del vaccino Sputnik V in Italia.

    Il rovescio delle medaglie

    «È inaccettabile che venga permessa la consegna delle onorificenze della Repubblica italiana a certi individui», spiega a TPI Igor Boni, presidente di Radicali Italiani. «Siamo lunica forza politica ad aver denunciato e combattuto questi provvedimenti, che consideriamo imbarazzanti e inaccettabili. Mai in passato si era verificata tale profusione di onorificenze a cittadini russi. Mentre altri Stati sanzionano gli esponenti del regime di Putin, lItalia li premia». Si tratta di quasi unonorificenza al mese, senza contare le medaglie attribuite a intellettuali e artisti russi. Tutto ciò è avvenuto mentre la Russia era ed è «sottoposta a sanzioni per loccupazione della Crimea e per lappoggio determinante fornito ai secessionisti russi, in una guerra con lesercito ucraino che ha causato, dal 2014, oltre 14.000 morti», aggiunge Boni. Per tali motivi, i Radicali hanno presentato la richiesta sia al Ministro degli Esteri sia alla Presidenza della Repubblica di revocare almeno le onorificenze al primo ministro della Federazione Russa Mikhail Mishustin, al ministro dellIndustria e Commercio Denis Manturov, al banchiere Andrey Kostin, al viceministro dellIndustria e Commercio Viktor Evtukhov.

    Esiste un precedente di revoca dellonorificenza a cui rifarsi, quello relativo al dittatore siriano Bashar Al Assad, a cui lallora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano prima conferì e poi revocò la Gran Croce al merito della Repubblica Italiana. Mikhail Mishustin, primo ministro russo, è al centro di diverse inchieste del team di Alexei Navalny, e inserito nella Putin list”, il celebre documento del Dipartimento del Tesoro americano che potrebbe preludere a sanzioni strutturate, testo nel quale lo si accusa di corruzione e arricchimento illecito. Il 9 dicembre 2020, invece, ha ricevuto lalto onore Alexander Grushko, viceministro degli Esteri, un portabandiera dello Stato russo nella battaglia proprio contro le sanzioni individuali ai fedelissimi” di Putin.

    Tappeto rosso anche per Leonid Mikhelson, che nel gennaio 2020 è entrato nellOrdine della Stella dItalia, nonostante i suoi precedenti. Il proprietario e presidente del Management Board di Novatek, azienda russa leader nella produzione di gas, seconda solo a Gazprom, figura nella lista nera pubblicata dal Dipartimento del Tesoro nel gennaio 2018, mentre il nome Novatek già compariva in quella del 2014. Sempre nel Kremlin Report” compare anche Sergei Galitsky, Ceo e proprietario del colosso Magnit e del fondo della società di Investimento Sn Capital”. Galitsky è diventato Cavaliere dellOrdine della Stella dItalia” nello scorso dicembre. Nella lista del Quirinale c’è anche Verozub Dott. Mikhail Vladimirovich, membro del consiglio di amministrazione della holding energetica Esn Group. Lo stesso Verozub, nel fascicolo Paradise Papers dellIcij, è stato collegato nel 2014 a quattro trust con sede nei paradisi fiscali. Anche se il suo nome viene accompagnato da questa sigla: «Non tutti i beneficiari sono a conoscenza dei trust offshore in cui sono nominati perché il disponente può selezionare i beneficiari a loro insaputa».

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