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Il caso RSA: manifestazione davanti al Trivulzio con i parenti degli ospiti di altre case di riposo

Venerdì 22 maggio appuntamento di fronte alla Baggina, con il Comitato Verità e Giustizia per le vittime del Trivulzio e i familiari di persone ricoverate in altri istituti. Il PD attacca Regione Lombardia: "Bisogna recuperare il tempo perso e attivarsi a sostegno degli ospiti delle RSA"

Di Lorenzo Zacchetti
Pubblicato il 21 Mag. 2020 alle 19:54 Aggiornato il 21 Mag. 2020 alle 20:21

Il Comitato Verità e Giustizia per le vittime del Trivulzio ha indetto una manifestazione per venerdì 22 maggio, alle ore 17.30, di fronte al PAT, insieme ai familiari di ospiti di altre RSA milanesi e lombarde.

“Dopo mesi di condivisione distanziata di lutti e angosce per la sorte dei nostri cari, quando è ancora costante la preoccupazione per i nostri familiari che vivono isolati all’interno della Baggina, venerdì 22 maggio, dalle ore 17.30, ci incontriamo davanti al Pio Albergo Trivulzio per ricordare i nostri anziani morti (che sono morti di tutti), per far sentire ai vivi che non sono stati abbandonati, per condividere tra noi vicinanza e solidarietà, per ringraziare i medici e gli infermieri che si sono prodigati nell’assistenza e nella cura, e hanno sofferto per stare al loro fianco”, spiega il portavoce Alessandro Azzoni.

“Si tratta del primo incontro nel luogo diventato il simbolo di un dramma, che ha coinvolto anziani e personale sanitario, e che ora si cerca di mettere sotto il tappeto. Insieme ai parenti aderenti al Comitato, ci saranno anche alcuni familiari di ospiti di altre RSA milanesi e lombarde. La nostra presenza sarà silenziosa e ordinata, rispetteremo le regole del distanziamento e indosseremo le protezioni previste. Porteremo un fiore, una foto, un biglietto di saluto da lasciare sui cancelli del Trivulzio. Per testimoniare la vicinanza a chi all’interno ancora soffre senza il conforto di un nostro sguardo, di un saluto e di un sorriso. Una presenza simbolica ma necessaria, visto che, da una parte si dichiara finita l’emergenza nelle RSA e, dall’altra, a causa della pandemia, non si consente ancora agli ospiti di vedere i loro parenti, nemmeno in condizioni protette, come attraverso un vetro”.

Il tema delle RSA continua a tenere banco anche in Regione Lombardia, dove il PD attacca la maggioranza: “Deve attivarsi con urgenza a sostegno degli ospiti delle RSA e recuperare il tempo perso, anche se non si potrà purtroppo più porre rimedio ai troppi errori fin qui commessi nella gestione dei servizi sociosanitari”, lo dichiarano Carlo Borghetti, vicepresidente del Consiglio regionale, e Gianni Girelli, capodelegazione in Commissione Sanità, per il gruppo regionale del Partito Democratico.

“La Regione deve definire linee guida che prevedano modalità di sostegno finanziario volte ad attutire i danni economici dovuti al mancato pagamento delle rette e, al tempo stesso, che considerino le spese che le strutture si troveranno ad affrontare, data la necessità di provvedere alla formazione del proprio personale in materia di prevenzione e contenimento dell’infezione da SARS-CoV-2, nonché all’approvvigionamento di DPI. Occorre anche un ripensamento complessivo del sistema RSA, da elaborare col mondo delle RSA e con la Commissione Sanità, che possa rispondere alle esigenze di un’utenza particolarmente esposta all’infezione”.

“Quindi, percorsi interni differenziati, screening periodico di tutti gli ospiti e degli operatori, gestione in sicurezza di futuri nuovi ingressi. È opportuno, inoltre, provvedere a riattivare l’inserimento di nuovi ospiti così da dare risposte alle necessità delle famiglie, e servono indicazioni puntuali in merito alla gestione al proprio interno di casi Covid. Noi siamo disponibili a collaborare a questo lavoro – concludono i consiglieri PD – e ci auguriamo che la Giunta regionale non voglia procedere in modo autoreferenziale e solitario, perché abbiamo già toccato con mano, purtroppo, che quello non è il modo migliore per agire a sostegno dei nostri anziani ospitati nelle RSA.”

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