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Esplosione in Piazzale Libia a Milano: sei feriti, di cui uno grave

Polizia e Vigili del Fuoco sul luogo dell'esplosione. Credit photo: ANSA/Andrea Fasani

Accertamenti in corso sulle cause dell'incidente, ma il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano spiega: "Le prime valutazioni dei vigili del fuoco intervenuti parlerebbero di fuga di gas in un appartamento privato"

Di Redazione TPI
Pubblicato il 12 Set. 2020 alle 10:42 Aggiornato il 12 Set. 2020 alle 10:44

E’ di cinque persone rimaste ferite in modo lieve e una in modo più serio il primo bilancio dell’esplosione che si è verificata questa mattina in una palazzina di piazzale Libia a Milano. La probabile causa è una fuga di gas.

“Passavo in auto quando c’è stata l’esplosione, l’onda d’urto mi ha spostato di un metro”. E’ una delle testimonianze raccolte in piazzale Libia, a Milano, davanti al palazzo dove questa mattina c’è stata una forte esplosione al civico 20 che ha provocato 6 feriti, tra cui uno in gravi condizioni. “Mi ero svegliata da pochi minuti e stavo per versare il caffè, per il botto mi sono spaventata così tanto che mi è scappata dalle mani la caffettiera”, racconta all’ANSA Maddalena, una studentessa che abita in uno dei palazzi di fronte che affacciano sulla grande piazza, ora completamente occupata da mezzi dei soccorsi, da residenti e curiosi. “Sono uscito subito sul balcone, mi hanno colpito molto quei secondi di silenzio subito dopo il boato – ricorda il condomino di un palazzo adiacente – Poi sono iniziate le urla e poco dopo le prime sirene. Da lontano ho visto un ragazzo messo male, credo fosse quello che poi è stato ricoverato e che ora è grave”. A confermare le condizioni dell’uomo è il condomino del secondo piano che è scappato in strada come gli altri. “Sono stato svegliato dall’esplosione e subito dopo ho sentito precipitare l’ascensore – racconta – Ho preso le scale e sono arrivato al piano terra, c’erano un po’ di fiamme e detriti, lì ho visto il ragazzo ferito. Aveva ustioni dappertutto”.

La persona ferita più gravemente è un uomo di 30 anni, le cui iniziali sono S.A., che ha riportato ustioni di secondo e terzo grado su tutto il corpo. L’uomo è stato trasportato in codice rosso all’ospedale Niguarda. Lo comunica Areu, spiegando che sarebbero una cinquantina gli abitanti del condominio e che dall’esplosione al piano terra si sarebbe poi sviluppato un incendio che avrebbe coinvolto il primo piano. Sul posto sono intervenuti una squadra USAR, 9 ambulanze, 2 automediche, 1 autoinfermieristica, oltre a Polizia, vigili del fuoco e vigili urbani.

All’interno del palazzo si sono verificati una serie di crolli di muri interni e non strutturali. Sono in corso da parte dei vigili del fuoco le ricerche di alcune persone che probabilmente si sono allontanate dalla zona al momento dello scoppio. I pompieri stanno anche controllando che non ci siano altre persone coinvolte.

Aumenta il numero delle persone che stanno ricorrendo a cure mediche e che vengono portate in ospedale dalle ambulanze dopo l’esplosione in un palazzo di piazzale Libia a Milano. In genere si tratta soggetti in stato di ansia o che hanno subito piccoli infortuni dovuti a cadute mentre in tutta fretta cercavano di uscire dal palazzo, come rende noto Areu specificando che sono tutti codici verdi e , quindi, non gravi. Tra le persone soccorse, una ragazza di 15 anni con trauma alla caviglia, portata al Fatebenefratelli, come una donna di 54. Due donne, una di 76 e una di 56, sono invece al Policlinico e una di 38 alla Mangiagalli.

“Le prime valutazioni dei vigili del fuoco intervenuti parlerebbero di fuga di gas in un appartamento privato”. Lo ha detto il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, dopo un sopralluogo in piazzale Libia a Milano, dove un’esplosione in un palazzo ha causato diversi feriti. “Quello in condizioni più gravi è l’abitante affittuario dell’appartamento” a piano terra dove si ipotizza si sia verificata la fuga di gas, “e ci sono altri feriti in situazioni meno gravi”, ha spiegato la pm, confermando che nelle abitazioni non c’è un bruciatore ma “ci sono le cucine a gas. È questo – ha proseguito – il punto che potrebbe aver avuto la fuoriuscita di gas. Ma è ancora tutto da verificare, non ci sono ancora certezze”. Il procuratore ha confermato che sono “ancora in corso accertamenti per verificare che non ci siano vittime” che però al momento “non ci sono”. In ogni caso “le unità cinofile stanno verificando la presenza di eventuali altre persone tra le macerie”. Al momento, ha concluso, “sembrerebbe una situazione più rassicurante e sotto controllo. La polizia sta facendo il suo lavoro d’indagine”.

“Molto probabilmente si tratta di gas metano, dovremo indagare da dove si è originata la perdita. Abbiamo fatto chiudere il gas da tutto l’edificio che è stato evacuato”. E’ questa la prima ipotesi sulla causa dell’esplosione avvenuta poco dopo le 7 in un palazzo di Milano, secondo Maurizio Pendini, direttore e vice dirigente del comando dei Vigili del Fuoco di Milano. Mancano all’appello due inquilini, ma non è escluso che non fossero nel palazzo di nove piani o che possano essersi già allontanati. “Stiamo terminando la ricerca dei dispersi per eliminare ogni dubbio, probabilmente non ce ne sono. Il primo passaggio con i cani è stato negativo. E’ stata una forte esplosione, le notizie erano molto gravi, temevamo il peggio – ha spiegato Pendini -. Si è verificata un’esplosione a pian terreno, c’è un ferito grave ma cosciente e cinque lievi. E’ stato danneggiato un appartamento e l’androne delle scale nonché tutte le finestre fino al quinto piano dell’edificio”.

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