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Confcommercio Lombardia: “Bene la lettera della Regione al Governo, servono sostegni”

Il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli (S) con il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana ANSA/DANIEL DAL ZENNARO

Per il solo settore della ristorazione si stima una perdita di 860 milioni ogni mese, "ma è tutto il terziario a essere schiacciato da una crisi senza precedenti", dicono i rappresentanti delle aziende lombarde

Di Lorenzo Zacchetti
Pubblicato il 31 Ott. 2020 alle 17:09

Confcommercio Lombardia: bene la lettera della Regione al Governo, servono più interventi di sostegno e velocemente

“Bene la lettera inviata da Regione Lombardia al Presidente del Consiglio Conte che, sulla base anche delle nostre stime, chiede più flessibilità per interventi sulla spesa corrente da affiancare ai ristori del Governo”. E’ il commento di Confcommercio Lombardia alla missiva inviata a firma del Presidente della Regione Attilio Fontana al Governo, per sollecitare la possibilità di intervenire con nuove misure regionali a sostegno dei settori più duramente colpiti dalle nuove serrate anti-Covid.

“Le misure previste dal Governo sono benvenute, ma ancora non bastano a sanare le perdite di questi mesi” sottolinea Confcommercio Lombardia. La stima della perdita in Lombardia per il solo settore della ristorazione, sottoposto al vincolo delle chiusure alle 18.00, è di 860 milioni ogni mese.

“Ma accanto a questo – prosegue Confcommercio Lombardia – bisogna ricordare che è il terziario tutto ad essere schiacciato da una crisi senza precedenti. Parliamo, oltre che della ristorazione, degli esercizi al dettaglio, dei servizi, del comparto del turismo, e molti altri. Sono interi settori economici che rischiano la sopravvivenza, stiamo mettendo a dura prova la tenuta stessa del tessuto economico lombardo”.

“Nessuno vuole porre in contrasto la tutela della salute e l’economia, ma proprio per questo – rileva Confcommercio Lombardia – le imprese hanno bisogno di liquidità con interventi commisurati alla perdita reale di fatturato e, soprattutto, immediati”.

“Il nostro allarme è stato chiaro: è finito il tempo degli annunci” conclude Confcommercio Lombardia. “Gli imprenditori, che in questa emergenza hanno dimostrato senso di responsabilità, hanno bisogno di risposte, e ne hanno bisogno ora”.

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