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Il bistrot Rob de Matt: “Riaprire? Non siamo mica matti!”

Non ci sono le condizioni per ricominciare già il 18 maggio: mancano certezze sulla cassa integrazione e i locali sono occupati da attività a beneficio di senzatetto e bisognosi

Di Redazione TPI
Pubblicato il 17 Mag. 2020 alle 17:46 Aggiornato il 17 Mag. 2020 alle 17:52

Bisognerà ancora attendere per la riapertura del Rob de Matt, ristorante-bistrot del quartiere Dergano, noto anche per le sue attività sociali nel reinserimento di soggetti fragili, nonché come sponsor del Sant’Ambroeus, squadra di calcio formata interamente da migranti.

“Noi non riapriremo il 18 maggio, non siamo mica matti!”, spiegano i gestori, aggiungendo che “la fretta non è mai una buona cosa quando in gioco c’è la salute delle persone. Vogliamo esser certi che quando riapriremo avremo fatto il massimo possibile per poter proporre un posto sicuro e tutelante la salute delle persone, dai lavoratori, ai soci e gli avventori”.

A suggerire il rinvio sono anche considerazioni logistiche. Attualmente la sala è occupata dai pacchi con generi alimentari che vengono distribuiti a senzatetto e persone in difficoltà.

Inoltre, c’è preoccupazione “perché non abbiamo ancora notizie dell’arrivo della cassa integrazione e tutti noi (soci, dipendenti, volontari). Siamo in difficoltà ad andare avanti, figuriamoci all’idea delle ingenti spese che riaprire comporta, a fronte di mille incertezze sulle possibili entrate e del pressoché nessun aiuto ricevuto dalle istituzioni”.

Tuttavia, durante il lockdown il locale è rimasto chiuso per poco tempo: “Appena ci è stato possibile ci siamo attivati per aiutare le persone più bisognose, anche in questo caso basandoci solo sull’aiuto volontario di tante e tanti e sull’autofinanziamento. Abbiamo chiaro che il bisogno delle persone in povertà non finirà lunedì 18 maggio”.

 

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