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Francia, respinti 123 migranti fatti sbarcare dalla Ocean Viking dopo il rifiuto dell’Italia

Di Massimiliano Cassano
Pubblicato il 18 Nov. 2022 alle 16:25

Dei 234 migranti fatti sbarcare dalla Ocean Viking a Tolone, oggetto del contendere tra Italia e Francia su quale Paese dovesse consentire l’attracco della nave appartenente alla Ong Sos Mediterranée, 123 sono oggetto di un “rifiuto di ingresso” sul territorio nazionale. Lo ha affermato il ministero dell’Interno di Parigi, che ha specificato come dei 189 adulti che erano stati portati in una “zona d’attesa” allestita a Giens ed erano stati interrogati dall’Ufficio francese per la protezione dei rifugiati e degli apolidi (Ofpra), solo in 66 hanno ottenuto il “via libera”.

A bordo della nave c’erano anche 44 minorenni, di questi in 26 sono fuggiti ieri dal centro di accoglienza a loro dedicato nel quale erano stati appositamente portati. Secondo Christophe Paquette, vice direttore aggiunto per la solidarietà presso il dipartimento di Var, del gruppo dei “fuggiaschi” gran parte erano eritrei, che a suo avviso “non restano mai”, perché “hanno obiettivi precisi nei Paesi dell’Europa settentrionale”. “La nostra missione è proteggerli, non trattenerli – ha specificato Paquette – e il dipartimento ha segnalato la loro partenza dopo aver tentato di dissuaderli”.

Nonostante i recenti trascorsi la Francia ritiene che ora sia necessario guardare avanti e proseguire la collaborazione tra i due Paesi. L’Eliseo ha definito un “brutto gesto” quello compiuto dal nostro Paese, annunciando che “le persone sbarcate a Tolone saranno scontate dal numero di quanti sono accolti quest’anno a titolo di solidarietà con l’Italia”. Intervenuto a Napoli, il ministro degli Interni Matteo Piantedosi è tornato sulla vicenda: “Il sogno migratorio dei giovani dall’Africa – ha detto – deve essere gestito da noi e dai Paesi da cui provengono, non dai trafficanti. L’Italia non ha lezioni da imparare da altri, ha già delle esperienze che vanno messe a sistema e rese funzionali, che siano da contraltare alle azioni di fermezza”.

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