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L’emergenza Covid-19 “congela” il gioco terrestre. Il futuro del gambling sarà ancora più digital

Di Marco Nepi
Pubblicato il 20 Gen. 2021 alle 11:27 Aggiornato il 21 Gen. 2021 alle 08:34

L’emergenza coronavirus ha modificato radicalmente gli equilibri preesistenti in differenti settori economici, premiando alcuni segmenti (in particolare l’online) e penalizzando tutte quelle attività presenziali che prevedono assembramenti e lo svolgimento in luoghi chiusi.

Il settore del gioco pubblico ha sofferto pesantemente la chiusura completa di sale giochi, sale scommesse e bingo, quasi sei mesi di lockdown completo che hanno colpito lo stato di salute economica di una delle filiere più importanti per il Prodotto Interno Lordo italiano.

Secondo le stime fornite dai concessionari, lo stop forzato determinerà una riduzione degli incassi del 25% rispetto al 2019. In termini numerici, la raccolta stimata del 2020 dovrebbe essere di 80-82 milioni di euro, una cifra nettamente inferiore rispetto ai 110 miliardi dell’anno passato.

Il calo della raccolta, parzialmente compensato dal boom del gioco online, cresciuto del 40% durante l’anno solare, avrà delle ripercussioni anche sul gettito erariale della filiera. Le casse dello Stato perderanno 4-5 miliardi di euro rispetto agli 11,5 miliardi incassati dall’Erario nel 2019.

Le perdite erariali maggiori riguardano ovviamente i due segmenti chiave per la filiera del gioco pubblico, ovvero slot machine e vlt. Complessivamente, la raccolta degli apparecchi da intrattenimento sarà inferiore di 26 miliardi di euro rispetto al 2019. Tale decrescita si traduce in una perdita di gettito erariale pari a 3,5 miliardi di euro per lo Stato. Segno negativo anche per le scommesse sportive, le lotterie e i giochi numerici.

In controtendenza il ‘bottino’ dei giochi a distanza che hanno sfruttato la chiusura forzata di tutte le attività terrestri, che segnerà nel bilancio di fine anno un +40%.

L’esplosione del gioco online sarà una delle costanti dei prossimi 5 anni, indipendentemente da eventuali chiusure imposte dalla pandemia. La crescita del segmento digitale nei prossimi anni si manterrà costante, sfiorando la doppia cifra”, commenta ai nostri microfoni Chiaravalloti, head writer di .

Lo scorso mese abbiamo analizzato sul nostro blog i dati forniti dal rapporto Europe Online Gambling Market – Growth, Trends and Forecast (2020-2025), uno studio sulle previsioni di crescita del mercato europeo del gambling online nei prossimi anni. Il CAGR, ovvero il tasso annuo di crescita composto, sarà del 9.20% fino al 2025”, conclude l’analista di Giochidislots.

Dal report è emerso come la penetrazione del gambling online su internet, favorita dal boom nell’utilizzo di dispositivi mobile da parte degli utenti, e le fusioni tra i grandi marchi europei, saranno i due vettori principali che consentiranno ai casinò online e alle scommesse sportive di effettuare un ulteriore salto di qualità, sia a livello di popolarità che di introiti complessivi.

Il terzo fattore chiave sarà quello dell’approvazione di una legislazione uniforme a livello europeo, un progetto in cantiere da tempo che potrebbe materializzarsi nei prossimi anni. L’UE per il momento si è limitata a fornire delle linee guida generali agli Stati membri, lasciando ai singoli governi il potere decisionale. L’adozione di un codice europeo universale per il gambling online rappresenta probabilmente la più grande sfida che il settore affronterà nei prossimi anni, una sfida decisiva per evitare il caos generato da leggi di difficile interpretazione, che mettono a rischio i consumatori, oltre che danneggiare lo status del settore.

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