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    Francia, scontri al primo comizio di Zemmour: il candidato di estrema destra afferrato al collo

    Credit: EPA/CHRISTOPHE PETIT TESSON
    Di Giulio Alibrandi
    Pubblicato il 6 Dic. 2021 alle 13:24

    Francia, scontri al primo comizio di Zemmour: il candidato di estrema destra afferrato al collo

    Il commentatore di estrema destra Eric Zemmour è stato aggredito durante il suo primo comizio, cinque giorni dopo aver annunciato la sua candidatura alla presidenza francese alle elezioni del 2022.

    Il giornalista 63enne, noto per le sue posizioni intransigenti su Islam e immigrazione, ieri è stato afferrato al collo mentre si dirigeva verso il palco, in uno di diversi momenti di tensione della serata.

    Durante il raduno, tenuto nei pressi di Parigi, era già stato aggredito con il lancio di sedie un gruppo di attivisti che portava magliette con la scritta “No al razzismo”, mentre una troupe della trasmissione giornalistica Quotidien era stata accompagnata fuori dal centro congressi dalla sicurezza, tra i fischi dei sostenitori di Zemmour, circa 10.000 in totale.

    Per protestare contro il polemista, condannato due volte per istigazione all’odio razziale, erano inoltre scesi in strada circa 2.200 manifestanti, mentre la polizia aveva arrestato diverse persone all’esterno del centro congressi, prima dell’aggressione allo stesso candidato.

    Secondo quanto riferito dal suo staff ad Afp, Zemmour ha riportato una ferita al polso, con una prognosi di nove giorni. Il suo portavoce ha dichiarato che il fondatore del partito “Reconquête” (Riconquista) sta valutando se depositare una denuncia contro l’aggressore, subito allontanato dalla sala.

    Nonostante l’episodio, Zemmour ha pronunciato il suo discorso, in cui ha spiegato che il nome del suo partito è ispirato alla “Reconquista”, il periodo di quasi 800 anni in cui gli eserciti cristiani hanno combattuto gli arabi per allontanarli dalla penisola iberica.

    “Se vinco quest’elezione, non sarà l’ennesima alternanza ma l’inizio della riconquista del più grande paese al mondo”, ha detto Zemmour rivolgendosi al pubblico composto da giovani, in stragrande maggioranza bianchi. “Il popolo francese è qui da mille anni. E non ha detto l’ultima parola”, ha aggiunto il candidato che punta a contendere a Marine Le Pen, leader del Front National, l’egemonia della destra.

    “L’immigrazione zero diventerà un obiettivo chiaro della nostra politica”, ha detto Zemmour che promette l’abolizione dello ius soli e l’espulsione sistematica di “tutti i clandestini presenti sul territorio”. “Prima della prossima estate voglio limitare il diritto d’asilo a una manciata di individui”.

    Zemmour ha annunciato la sua candidatura martedì scorso con un video di 10 minuti su YouTube  in cui ha evocato Giovanna d’Arco, Luigi XIV e Napoleone, scagliandosi contro “le minoranze che opprimono la maggioranza”. “Non è più tempo di riformare la Francia ma di salvarla”, ha detto nel video Zemmour, che ha registrato un calo dei consensi nei sondaggi delle ultime settimane. Secondo le ultime rilevazioni, ad aprile non riuscirà ad arrivare al ballottaggio contro il presidente in carica Emmanuel Macron, attualmente favorito per la riconferma contro Le Pen.

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