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    Zelensky: “Con la morte di Putin finirebbe la guerra”

    Di Antonio Scali
    Pubblicato il 12 Dic. 2022 alle 19:05

    Non usa giri di parole il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Il regime autoritario è pericoloso perché comporta grandi rischi. Non si può permettere a uno solo di avere il controllo su tutto. Perché, quando lui viene a mancare, le istituzioni si fermano”, ha spiegato il leader di Kiev in un’intervista a David Letterman per il suo programma su Netflix ‘Non c’è bisogno di presentazioni’. “Se Putin morisse? Allora finirebbe la guerra”, ha aggiunto Zelensky.

    “Immaginiamo che Putin si prenda un raffreddore e muoia, o cada accidentalmente da una finestra e muoia, la guerra proseguirebbe?”, ha chiesto l’intervistatore. “No – ha risposto Zelensky – non ci sarebbe nessuna guerra. Qualcosa di simile è avvenuto in Unione Sovietica. Tutto si è fermato. Penso che se lui non ci fosse più sarebbe difficile per loro. Dovrebbero concentrarsi sulla politica interna, non su quella estera”.

    “Rimarrò presidente fino alla nostra vittoria. E dopo, non lo so. Per ora non ci penso”, ha aggiunto il presidente ucraino rispondendo a Letterman, che gli chiedeva quali fossero i suoi piani per il futuro. “Vorrei andare al mare. Ad essere onesti, David, vorrei solo andare al mare, quando avremo vinto la guerra. E vorrei veramente bermi una birra”.

    Intanto la Russia ha respinto la proposta del cardinale Pietro Parolin di ospitare colloqui tra Mosca e Kiev in Vaticano. “Temo che i fratelli ceceni e buriati, oltre a me, non lo apprezzerebbero. Per quanto ricordo, non ci sono state parole di scuse dal Vaticano”, ha detto la portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova. Il riferimento è alle accuse di crudeltà ai soldati buriati e ceceni in Ucraina formulate nei giorni scorsi da Papa Francesco.

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