Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Esteri
  • Home » Esteri

    Perché un wrestler iraniano ha perso un match volontariamente

    L’uomo avrebbe ricevuto istruzioni da parte dell’allenatore di perdere l’incontro così da non affrotnare l’israeliano Uri Kalashnikov nel turno successivo

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 27 Nov. 2017 alle 19:25 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 17:58

    Sta destando scalpore la notizia di un match perso, apparentemente in modo deliberato, da un wrestler iraniano nell’incontro tenutosi sabato 25 novembre.

    Questa notizia puoi leggerla direttamente sul tuo Messenger di Facebook. Ecco come

    Sui social network, i fan e gli sportivi si sono ribellati gridando allo scandalo in quanto, secondo indiscrezioni, l’uomo avrebbe perso l’incontro per evitare di dover poi sfidare un avversario israeliano nella categoria “86 chilogrammi” del campionato mondiale Senior under 23 in Polonia.

    Come riporta la Bbc, nonostante al quarto minuto il lottatore iraniano Alireza Karimi-Machiani stesse vincendo 3 a 2 sul suo avversario russo Alikhan Zhabrailov, ha poi fatto in modo di perdere il match.

    L’uomo avrebbe ricevuto istruzioni da parte dell’allenatore di perdere l’incontro così da non affrotnare l’israeliano Uri Kalashnikov nel turno successivo.

    Questa decisione apparentemente bizzarra, troverebbe fondamento nel fatto che l’Iran non riconosce lo stato di Israele e proibisce ai suoi atleti di competere contro gli israeliani in occasione di eventi sportivi internazionali.

    Ma molti iraniani hanno reagito con sdegno a questo episodio, condividendo sui social dei filmati che dimostrerebbero come perdere l’incontro fosse una scelta consapevole.

    In una clip, si sente la voce di un uomo, che si pensa essere l’allenatore di Karimi-Machiani, dire al wrestler :”perdi Alireza”.

    Lo stesso allenatore ha poi interrotto la partita per parlare in privato con il wrestler che tornato sul ring ha perso l’incontro 3 a 14.

    Non è la prima volta che la politica si scontra con lo sport: alle olimpiadi del 2016, gli atleti libanesi hanno rifiutato di condividere un autobus con la squadra israeliana.

    Anche nei giochi di Rio 2016, l’egiziano El Shehaby è stato fischiato dalla folla dopo aver rifiutato di stringere la mano all’avversario israeliano Os Sasson.

    Dopo la sua sconfitta, Karimi-Machiani, che ha vinto una medaglia di bronzo nei Campionati del Mondo 2015, ha pubblicato un video su Instagram di lui che cammina in una città di notte ascoltando una canzone dell’artista iraniano Dariush Eqbali che canta: “Il silenzio è l’ultima roccaforte; non puoi cancellare questo nostro diritto”.

    Più di 6mila persone hanno commentato il post. La maggior parte con messaggi di solidarietà, ma alcuni hanno criticato il lottatore per non essersi opposto all’ordine di perdere la partita.

    Un post condiviso da @alirezakarimi_94 in data:

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version