Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Esteri
  • Home » Esteri

    Ucciso in carcere “Whitey” Bulger, a lungo il gangster più ricercato d’America

    Di Anton Filippo Ferrari
    Pubblicato il 31 Ott. 2018 alle 10:06 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 02:48

    James “Whitey” Bulger è morto. Il gangster più ricercato d’America, solo Osama bin Laden riuscì a detronizzarlo, è stato ucciso nella sua cella nel penitenziario Hazelton a Bruceton Mills, nel West Virginia, dove era stato trasferito da poco da un carcere dell’Oklahoma.

    Bulger, 89 anni, è stato trovato senza vita alle ore 8:20 di ieri (30 ottobre). È stato dichiarato morto dal medico legale della contea di Preston dopo aver fallito le misure di salvataggio. Sul presunto omicidio sta indagando l’FBI.

    “Whitey” Bulger è stato uno dei più gelidi e spietati fra i criminali degli anni settanta e ottanta. Nel 2013 fu condannato a due ergastoli, per 11 dei 19 omicidi (commessi tra il 1973 e il 1985) di cui le autorità lo avevano incriminato e altri crimini tra cui racket, estorsione, riciclaggio di denaro sporco, spaccio di droga e possesso di armi.

    L’uomo, di origini irlandesi, era stato a capo della Winter Hill Gang di Boston, grande rivale della mafia italo-americana.

    Rivalità che permise a Bulger di stringere un patto con l’FBI. Il Bureau chiudeva un occhio sulle sue attività, e lui in cambio passava loro informazioni sulla “famiglia” che dominava Boston, i Patriarca.

    Nel 1995 però i media portarono alla luce i rapporti tra l’FBI e le organizzazioni criminali irlandesi e Bulger dovette scappare. Fuga facilitata dall’ex agente che era stato il suo “contatto” al Bureau, John Connolly, che lo avvertì in tempo del mandato di cattura emesso nei suoi confronti permettendogli di dileguarsi.

    Nel 2011 fu poi catturato – pare grazie a una soffiata – in California dove si era nascosto con la sua compagna Catherine Greig, che lo aveva ospitato e protetto per anni.

    Donna che è stata poi condannata a otto anni di carcere nel 2012 per frode sull’identità e per aver aiutato il boss della mafia ad evitare la cattura.

    I due vivevano come Charlie e Carol Gasko a Santa Monica. Un periodo che in seguito Bulger ha descritto come una “luna di miele di 16 anni”.

    Su di lui sono stati realizzati vari film. Tra cui “Black Mass” con Johnny Depp e “The Departed”, film di Martin Scorsese premiato agli Oscar. in cui il suo personaggio (Frank Costello) fu interpretato da uno strepitoso Jack Nicholson.

    “Speriamo che i sette anni trascorsi in carcere e la sua recente scomparsa portino pace nelle famiglie delle sue numerose vittime”, ha detto in una nota Brian Kelly, uno degli ex procuratori federali che incastrò il gangster.

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version