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    Criticava il regime sui social, arrestato in Iran l’ex star della nazionale Voria Ghafouri

    Di Massimiliano Cassano
    Pubblicato il 25 Nov. 2022 alle 09:28

    Per aver “insultato e infangato la reputazione della squadra nazionale e fatto propaganda contro lo Stato” sui suoi canali social il calciatore iraniano Voria Ghafouri è stato arrestato dalle autorità del Paese, come riporta l’agenzia stampa Fars. Esterno di ruolo, 35 anni, ha giocato 28 partite con la nazionale ma non figura nell’elenco dei convocati per il Mondiale in Qatar. Si è sempre battuto contro il regime di Ali Khamenei, ad esempio con la campagna affinché le donne iraniane potessero assistere alle partite di calcio. Nel 2019 fu convocato per fornire spiegazioni dalle autorità governative dopo che l’allora ministro degli esteri iraniano aveva dichiarato: “Siamo fieri di essere sotto pressione impegnandoci a difendere il popolo della Palestina, del Libano, dello Yemen e della Siria”, e lui lo aveva criticato, replicando: “Non siete voi a essere sotto pressione, ma la gente comune”.

    Il leader supremo si rivolse a lui con queste parole: “Alcune persone, che beneficiano della pace e della sicurezza nel Paese per godersi il proprio lavoro e il proprio sport preferito, sputano nel piatto dove mangiano”. Sotto choc in seguito alla notizia Andrea Stramaccioni, che ha allenato Ghafouri all’Esteghlal di Teheran: “Ho parlato con amici a Teheran, Ghafouri è stato arrestato davanti al figlio maggiore, di 10 anni. E la moglie è preoccupatissima, come tutti noi”, ha detto all’Ansa l’ex coach dell’Inter, che in questi giorni è impegnato a commentare per la Rai i Mondiali come seconda voce. Oggi commenterà Iran-Galles, match prima del quale probabilmente gli iraniani si rifiuteranno nuovamente di cantare l’inno nazionale come segno di protesta verso le repressioni del regime nel Paese in seguito all’uccisione di Mahsa Amini. Non è chiaro se i calciatori possano subire ritorsioni una volta tornati in patria per i loro gesti di dissenso.

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