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    Vergogna egiziana

    Uno studio rivela che la primavera araba ha peggiorato la condizione della donna in Egitto

    Di Giovanna Carnevale
    Pubblicato il 12 Nov. 2013 alle 11:24 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 22:20

    L’Egitto è il peggior Paese, tra quelli del mondo arabo, per essere donna. A dirlo è un sondaggio effettuato dalla Thomson Reuters Foundation, che ha valutato il tasso di violenza sulle donne, i diritti all’interno del nucleo familiare, la loro integrazione nella società.

    L’Egitto si trova in fondo a una classifica che interessa ventidue stati arabi, ed è direttamente preceduto da Iraq, Arabia Saudita, Siria e Yemen. Lo studio della Thomson Reuters Foundation è stato fatto intervistando 366 esperti in studi di genere tra agosto e settembre.

    Nonostante le speranze riposte nella primavera araba, le donne egiziane sono state penalizzate nei loro diritti dai conflitti che ne hanno fatto seguito, dall’instabilità politica e dall’aumento di gruppi islamisti.

    “Abbiamo rimosso Mubarak dal nostro palazzo presidenziale”, scrive Mona Eltahawy, editorialista egiziana, “ma dobbiamo ancora rimuovere il Mubarak che vive nelle nostre menti e nelle nostre camere da letto”.

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