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    Trump ha confermato il summit del 12 giugno con Kim Jong-un a Singapore

    Donald Trump

    La decisione è stata annunciata dopo l'incontro tra il presidente americano e il braccio destro del leader nordcoreano Kim Yong-chol

    Di Futura D'Aprile
    Pubblicato il 4 Giu. 2018 alle 20:50 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 00:04

    Oggi, primo giugno 2018, è arrivato alla Casa Bianca Kim Yong-chol, il braccio destro del leader nordcoreano Kim Jong-un.

    Alla fine dell’incontro, Trump ha confermato il summit del 12 giugno con Kim Jong-un a Singapore. L’incontro inizierà alle 09 del mattino, ora locale (le 3 in Italia).

    I colloqui “saranno un percorso” ma “alla fine avranno successo”, ha detto il presidente americano. Inoltre, Trump ha assicurato che per il momento non saranno imposte nuove sanzioni contro la Corea del Nord.

    Il vicepresidente del Comitato centrale del Partito dei lavoratori era arrivato a Washington per consegnare personalmente al presidente americano, Donald Trump, una lettera del leader della Corea del Nord.

    Ad accoglierlo all’ingresso della Casa Bianca è stato il capo di gabinetto, John Kelly, e il responsabile per la Corea del Nord del dipartimento di Stato, Mark Lambert. All’incontro ha preso parte anche il rappresentante della Cia, Andy Kim, che si occupa della Penisola coreana.

    Kim è stato accolto all’ingresso del prato sud della Casa Bianca davanti ai numerosi fotografi e giornalisti ed è stato scortato allo Studio Ovale, dove il segretario di Stato, Mike Pompeo, e Trump lo stavano aspettando.

    Il contenuto della lettera non è stato diffuso subito, anche se il quotidiano americano Wall Street Journal ha fatto sapere che nella missiva il leader della Corea del Nord ha espresso il proprio interesse a portare avanti il ​​vertice di Singapore del 12 giugno, e che le posizioni negoziali della Corea del Nord non sono cambiate.
    La lettera sarà esaminata con cura dai servizi segreti americani prima di essere consegnata al presidente americano.

    Il 31 maggio, durante un incontro con il ministro degli Esteri russo, il presidente della Corea del Nord e aveva ribadito che la denuclearizzazione della Penisola coreana verrà effettuata sulla base di un processo che soddisfi gli interessi di tutte le parti.

    Dello stesso parere anche il ministro russo Lavrov: “Le sanzioni contro la Corea del Nord devono essere eliminate lentamente come parte del processo di de-nuclearizzazione e tutte le parti devono incontrarsi a metà strada durante i negoziati”.

    Il 29 maggio Kim Young Chol, si era recato in visita a New York per incontrare Mike Pompeo, il segretario di Stato americano, e discutere della possibilità di organizzare presto un summit tra il presidente americano e il suo omologo nordcoreano.

    Dopo aver ricevuto la notizia del passo indietro degli Stati Uniti, la Corea del Nord, che nel frattempo ha smantellato un primo sito per i test nucleari, aveva fatto sapere di essere ancora disponibile a tenere l’incontro.

    L’incontro tra Donald Tump e Kim Jong-un previsto per il 12 giugno è ancora in crisi e non è certo se si terrà o meno.

    Tuttavia, Trump di recente ha ammesso che i negoziati con Pyongyang potrebbero richiedere più di un vertice.

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