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    Stati Uniti, oltre 700 bambini immigrati restano separati dalle loro famiglie

    Credit: Afp

    Ad oggi, circa 1.800 minori sono stati ricongiunti con i loro genitori dopo l'ordine emanato dalla corte federale e che imponeva il ricongiungimento delle famiglie separate al confine con il Messico

    Di Futura D'Aprile
    Pubblicato il 27 Lug. 2018 alle 12:27 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 23:46

    Secondo fonti del governo americano, più di 700 bambini immigrati non saranno riuniti con i loro genitori dopo essere stati separati al confine con il Messico, nonostante l’ordine della corte federale.

    Un giudice aveva infatti ordinato al presidente Trump di riunire le famiglie che erano state separate entro 30 giorni, ma la scadenza non è stata rispettata.

    L’Amministrazione statunitense si è giustificata affermando che il ricongiungimento non è stato possibile a causa dell’incertezza sul rapporto di parentela dei minori con i presunti familiari o perché i genitori hanno commesso un reato.

    Tra i 431 casi esaminati dalla Corte, i genitori dei minori non risultano più essere in territorio statunitense.

    Il dipartimento di Giustizia americano ha scritto in un documento presentato ai giudici federali che fino al 26 luglio 1.820 bambini sono stati rilasciati dal Dipartimento che si occupa degli immigrati e che 1.420 sono stati riuniti con i loro genitori.

    Altri 378 sono stati rilasciati in “altre circostanze”, il che significa che sono stati affidati a un loro parente o a qualcuno che rappresentava la famiglia.

    Nel documento è anche possibile leggere che 20 bambini non sono mai stati separati dai loro genitori, mentre altri 711 bambini, secondo quanto stabilito dal governo americano, erano accompagnati da un adulto definito “non era eleggibile per il ricongiungimento” a causa della sua fedina penale.

    Il presidente degli Stati Uniti Trump ha dovuto rivedere la sua politica sulla separazione dei minori dalle loro famiglie al confine con il Messico dopo le denunce delle associazioni umanitarie e lo sdegno dell’opinione pubblica a seguito della pubblicazione delle immagini dei bambini rinchiusi dei loro pianti disperati.

    Da maggio, circa 2mila bambini alla frontiera sud degli Stati Uniti sono stati separati dai lori genitori, colpevoli di essere entrati in territorio americano illegalmente. Un conseguenza della politica di tolleranza zero voluta dall’amministrazione Trump.

    A fine giugno, però, il presidente americano ha firmato un ordine esecutivo che annulla le precedenti decisioni e permette alle famiglie di restare unite.

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