Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Esteri
  • Home » Esteri

    In Ungheria Orban ha vietato ai senzatetto di dormire per strada

    Credit: Afp

    Il provvedimento, contenuto nella "Stop Soros", permette ai poliziotti di arrestare gli homeless che vengono scoperti a dormire all'aperto per tre volte in 90 giorni

    Di Marta Facchini
    Pubblicato il 16 Ott. 2018 alle 13:52 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 18:14

    In Ungheria i poliziotti potranno arrestare i senzatetto che dormono in strada. Lo prevede una legge adottata dal premier Viktor Orban, che fa parte del criticato emendamento costituzionale adottato lo scorso giugno e definito “disumano” dagli attivisti per i diritti umani.

    Il provvedimento permette ai poliziotti di arrestare i senzatetto che vengono scoperti a dormire all’aperto per tre volte in 90 giorni. Inoltre, le forze dell’ordine possono distruggere i loro effetti personali.

    L’obiettivo è “assicurare che i senzatetto non siano nelle strade di notte e che i cittadini possano fare uso dello spazio pubblico senza impedimenti”, ha dichiarato ai giornalisti Attila Fulop, segretario di Stato per gli affari sociali.

    Si stima che nel paese esistano 11mila posti nei rifugi statali, ma secondo gli esperti almeno 20mila persone su scala nazionale sono senzatetto.

    Il governo sostiene che sta aumentando i finanziamenti per l’accoglienza degli homeless ma le organizzazioni internazionali e i gruppi per i diritti alla casa hanno condannato la nuova legge. Già lo scorso giugno, l’esperta di housing dell’Onu, Leilani Farha, aveva definito la decisione “crudele e incompatibile con la legge internazionale per i diritti umani”.

    La legge “Stop Soros”, approvata con 159 sì e 5 voti contrari, rende punibile la stampa di volantini con informazioni utili per i richiedenti asilo, così come offrire loro cibo o consigli legali.

    Per chi cerca di far entrare nel paese gli immigrati e di aiutarli ad ottenere il permesso di asilo. la pena andrà da pochi giorni fino ad un anno di carcere.

    Inoltre, la legge rende più difficile ottenere il riconoscimento del diritto d’asilo. Le nuove misure facilitano, secondo quanto riporta Infomigrants, le deportazioni perché stabiliscono che, se il paese da cui arriva il migrante è un paese sicuro, la domanda del richiedente asilo può essere respinta.

    In Ungheria, la maggior parte dei migranti proviene dalla Serbia, che Orban classifica come un paese sicuro: questo rende inammissibili quasi tutte le richieste di protezione internazionale che avvengono nel paese.

    Mercoledì 12 settembre 2018 il Parlamento europeo ha approvato l’attivazione della cosiddetta “opzione nucleare”contro l’Ungheria.

    Gli eurodeputati hanno votato a favore dell’applicazione nei confronti di Budapest delle sanzioni contenute nell’articolo 7 del Trattato di Lisbona, che prevede la possibilità di sospendere alcuni diritti a uno Stato membro in caso di mancato rispetto dei valori fondanti dell’Unione europea.

    Le sanzioni possono arrivare fino alla cancellazione del diritto di voto del Paese nel Consiglio dell’Unione europea.

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version