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    Uganda, un parlamentare ha detto che le donne vanno “disciplinate” e “picchiate”

    Il parlamentare Twinamasiko Onesimus ha pronunciato la frase durante un'intervista tv

    Nel paese africano una donna su cinque tra i 15 e i 49 anni ha subito violenza domestica o sessuale

    Di Enrico Mingori
    Pubblicato il 12 Mar. 2018 alle 13:37 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 12:19

    Secondo Onesmus Twinamasiko, parlamentare dell’Uganda, gli uomini devono “disciplinare” e “picchiare” le loro mogli. La frase choc è stata pronunciata durante un’intervista al canale televisivo ugandese NTV.

    “Come uomo, devi disciplinare tua moglie… toccarla un po’, affrontarla e picchiarla per renderla più snella”, ha detto Twinamasiko, che rappresenta il distretto Kibaale, nella circoscrizione di Bugangaizi Est.

    Il parlamentare, che risulta sposato, stava rispondendo ai commenti rilasciati dal presidente dell’Uganda Yoweri Museveni, che nei giorni scorsi, in occasione della Giornata internazionale della donna, aveva detto che gli uomini che picchiano le loro mogli o fidanzate sono dei “vigliacchi” e devono essere puniti dalla legge.

    La breve clip con le parole di Twinamasiko  è stata condivisa da un giornalista di NTV sui social e le persone hanno reagito rapidamente, esprimendo tutta la loro indignazione.

    Molti utenti si sono chiesti se il parlamentare non abbia violato un codice di condotta.

    Il quotidiano ugandese Daily Monitor riporta che nel paese africano più di una donna su cinque tra 15 e 49 anni ha subito violenza domestica o sessuale.

    A rivelarlo è un’indagine condotta dall’Uganda Demographic Health Survey (UDHS).

    Secondo lo studio, i casi di violenza domestica sono più frequenti nelle aree rurali che in quelle urbane.

    Il numero più alto di casi segnalati si riscontra nelle regione di Bukedi, dove il 39,8 per cento delle donne ha denunciato violenze.

    Il rapporto ha rilevato che le donne di età compresa tra i 15 e i 19 anni, le donne nelle aree urbane e quelle non sposate hanno meno probabilità di subire una violenza domestica.

    Anche il livello di istruzione è un fattore che incide: tra coloro che hanno un’istruzione più elevata, le segnalazioni diminuiscono.

    Secondo l’UDHS, il fenomeno delle violenze domestiche in Uganda è un problema nazionale che andrebbe affrontato e le statistiche indicano chiaramente dove, nel paese, bisognerebbe concentrare le campagne di sensibilizzazione.

    Ma il tema delle violenze e, più in generale, del trattamento riservato alle donne non è questione solo dell’Uganda.

    Nei giorni scorsi, proprio in occasione della festa della donna, il governo della Costa d’Avorio ha annunciato nuove leggi sul lavoro che impediscono alle donne di svolgere determinati lavori.

    Secondo il portavoce del governo, Bruno Koné, l’elenco include “lavori che superano l’abilità e la capacità fisica delle donne o che presentano pericoli che potrebbero indebolire la loro moralità, ad esempio, lavorando in ambienti sotterranei o nelle miniere” .

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