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    Ucraina, la scure di Zelensky sullo scandalo corruzione: pioggia di dimissioni nel governo

    Di Massimiliano Cassano
    Pubblicato il 24 Gen. 2023 alle 14:52

    Terremoto nella macchina amministrativa ucraina a un mese dall’anniversario dell’invasione russa: un’ondata di dimissioni ha travolto Kiev, con il vice capo dell’ufficio presidenziale ucraino Kyrylo Tymoshenko, quattro viceministri e cinque governatori regionali che sono stati destituiti dai loro incarichi per un presunto scandalo di corruzione all’interno dell’esercito.

    Si tratta dei viceministri per lo sviluppo comunitario e territoriale Ivan Lukeryu e Vyacheslav Negoda; il viceministro delle Politiche Sociali Vitaly Muzychenka, il vice Ministro della Difesa Vyacheslav Shapovalov. Secondo il rappresentante del governo in Parlamento, Taras Melnychuk, hanno lasciato il loro incarico i governatori della regione centrale di Dnipropetrovsk Valentin Reznichenko, della regione meridionale di Zaporizhia Oleksandr Starukh, della regione settentrionale di Soumy Dmytro Zhivytsky, della regione meridionale di Kherson Yaroslav Yanushevich e della capitale Kiev Oleksiy Kuluba.

    Reznichenko era finito sotto accusa dei media lo scorso novembre perché avrebbe appaltato a un gruppo co-fondato dalla sua fidanzata la riparazione di alcune strade danneggiate dai bombardamenti per decine di milioni di euro. Le dimissioni di Kouleba sono invece legate alla sua prossima nomina nell’amministrazione presidenziale.

    Si sono dimessi anche Anatoly Ivankevich e Viktor Vychniov, entrambi vice-capi del Servizio ucraino per il trasporto marittimo e fluviale. In una nota diffusa dal ministero della Difesa Shapovalov – nel mirino per corruzione – ha chiesto di lasciare il suo incarico per non “creare minacce alle Forze armate in seguito alle accuse sull’acquisto dei servizi di ristorazione”.

    “Nonostante il fatto che le accuse annunciate siano prive di fondamento – si legge – le dimissioni sono un atto degno nelle tradizioni della politica europea e democratica, dimostrazione che gli interessi della Difesa sono superiori a qualsiasi gabinetto o presidenza”.

    L’Ue ha accolto con favore il pugno di ferro mostrato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, mentre la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha commentato affermando che in Ucraina è cominciata “una nuova spartizione della torta”.

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