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    Ucraina, attacco con drone militare contro una base aerea in Russia: uccisi tre soldati

    Di Massimiliano Cassano
    Pubblicato il 26 Dic. 2022 alle 09:57

    Nella regione russa di Saratov, nel basso Volga a circa 700 chilometri da Mosca, l’Ucraina ha messo a segno un attacco che è risultato mortale per tre militari russi: un drone di Kiev diretto verso una base aerea è stato distrutto dalle difese aeree di Mosca, ma la caduta dei frammenti ha fatto vittime tra i soldati che si trovavano all’aeroporto.

    “Il veicolo aereo senza pilota ucraino si stava avvicinando all’aeroporto di Engels a bassa quota”, si legge in un comunicato citato dall’agenzia Tass, che prosegue: “Tre membri del servizio tecnico russo all’aeroporto hanno subito ferite mortali a causa della caduta di frammenti di drone”.

    L’esplosione è avvenuta a circa 500 km a nord-est del confine con l’Ucraina. Kiev non ha commentato ufficialmente l’attacco. Il primo a riferirne è stato il governatore di Saratov Roman Busargin sul suo canale Telegram.

    Lo scorso 5 dicembre c’era stato un episodio simile nella stessa base, che ospita uno stormo di bombardieri strategici, rimasti apparentemente intatti. Anche la base di Diaghilevo nella regione di Ryazan era stata presa di mira a inizio anno.

    È possibile che l’offensiva a Saratov arrivi in risposta alla minaccia che ieri, nel giorno di Natale, ha tenuto in costante tensione le città ucraine: per due volte infatti è suonato l’allarme aereo, prima nelle regioni di Kiev e Leopoli, poi in tutto il Paese.

    Il gruppo di monitoraggio ‘Belarusian Gayun’ ha riferito che nel primo pomeriggio un aereo di tracciamento radar a lungo raggio è decollato da Machulyshchy in Bielorussia. Subito dopo si è alzato in volo un jet da combattimento MiG-31K dell’aeronautica russa, che può trasportare missili Dagger equipaggiati con testate nucleari.

    Intanto il il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba avanza una mozione per chiedere la rimozione della Russia come membro permanente del Consiglio di Sicurezza Onu: “Queste questioni non sono ancora state discusse in pubblico da leader di Stato e di governo, ma a un livello inferiore, le persone si stanno già ponendo la domanda su cosa dovrebbe diventare la Russia per non costituire una minaccia per la pace e sicurezza”.

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