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    Mosca, uccide la moglie e il figlio che abusava da anni: arrestato

    La donna, scoperte le violenza, avrebbe voluto denunciarlo

    Di Redazione TPI
    Pubblicato il 5 Mar. 2019 alle 18:31 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 19:48

    La moglie voleva denunciarlo perché aveva scoperto che suo figlio, di appena cinque anni, era stato ripetutamente abusato. Per evitare il carcere, Savva Nikitin ha ucciso la sua compagna. Nell’appartamento di Mosca in cui la famiglia viveva, l’uomo ha poi assassinato il figlio con un cacciavite.

    Ha inferto al piccolo 62 colpi ripetuti e ha lasciato sul muro dei messaggi scrivendo con il sangue del bambino appena deceduto.

    L’uomo ha scritto sul muro che la moglie era una traditrice perché avrebbe avuto l’intenzione di lasciarlo e di denunciare le violenze. Ha poi lasciato un messaggio per il figlio: “io ti ho dato la vita, io te la tolgo”.

    Poi, l’aggressore ha tentato il suicidio. Salvato e portato in ospedale, ha raccontato quello che era successo e i motivi del suo folle gesto.

    Secondo quanto riportato dal Daily Mail, la violenza ha lasciato tutti sorpresi. I vicini di casa descrivevano la famiglia come molto affiatata e mai avrebbero pensato ai segreti che si nascondevano tra le mure della loro casa.

    L’uomo ora rischia fino a 20 anni di carcere.

    Non è il primo caso di violenza su minori che arriva dalla Russia. Aveva suscitato scalpore la madre 33enne che, per punirlo, aveva legato le braccia di suo figlio con alcuni sacchetti di plastica chiudendolo in un borsone e abbandonandolo in una foresta.

    Il piccolo, di appena sei anni, era stato fortunatamente salvato da un automobilista, che si è accorto del corpo mentre guidava sull’autostrada, a nord di Mosca.

    Il bambino aveva raccontato che era stata Nadezhda Kulikova, sua madre, a ridurlo in quelle condizioni. Secondo il racconto del piccolo, il giorno prima dell’aggressione la madre non lo aveva fatto mangiare, lo aveva portato e abbandonato nella foresta perché aveva minacciato di affogare il cucciolo di famiglia

    Fermata dai poliziotti, la donna ha negato tutte le accuse spiegando che era stato il figlio ad allontanarsi di sua spontanea volontà.

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