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    Tutto quello che c’è da sapere sulle elezioni nei Paesi Bassi

    Quando si terranno? Chi sono i candidati e i partiti principali? Chi ha le maggiori possibilità di vittoria e come si forma un governo?

    Di TPI
    Pubblicato il 9 Mar. 2017 alle 12:21 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 19:27

    Mercoledì 15 marzo 2017 i cittadini dei Paesi Bassi saranno chiamati alle urne per rinnovare il loro parlamento nazionale. Secondo Economist le elezioni olandesi rappresentano il primo test del 2017 per i partiti populisti europei, prima dell’altro grande appuntamento delle elezioni presidenziali francesi ad aprile.

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    Geert Wilders, il candidato di estrema destra, ha influenzato l’agenda politica del paese, dettando una direzione nazionalista al dibattito politico.

    Il panorama politico olandese è particolarmente frammentato. La Camera dei Rappresentanti è composta da 150 seggi che sono assegnati con sistema proporzionale a circoscrizione unica a livello nazionale.

    Dato il sistema proporzionale puro vigente, è difficile che un unico partito riesca a ottenere i 76 seggi per governare da solo. È molto probabile quindi che sarà formato un governo di coalizione, di larghe intese. 

    Politico ha definito “effetto Wilders” la tendenza di questa campagna elettorale a cavalcare i temi populisti anche da parte degli altri partiti, anche più moderati, per non perdere consenso su temi come l’immigrazione. 

    I principali partiti politici olandesi 

    • Partito Popolare per la Libertà e la Democrazia (Vvd) è il partito principale dell’attuale coalizione di governo di centrodestra ed europeista, guidato dall’attuale premier Mark Rutte, che governa il paese dal 2010. Secondo i sondaggi potrebbe ottenere 23 seggi dei 150 in palio del parlamento. 

    • Partito per la Libertà (Pvv) è un movimento xenofobo, antislamico ed euroscettico guidato da Geert Wilders, ed è in testa nella maggior parte dei sondaggi elettorali. Tra i punti del suo programma elettorale vi sono una serie di misure anti islamiche come la tassa sul velo, il divieto di costruzione di nuove moschee, fino alla messa al bando del Corano. Wilders è un grande ammiratore del presidente degli Stati Uniti Donald Trump. 

    • Partito del Lavoro (Pvd) è storicamente il più grande partito di centrosinistra, attualmente alleato del Vvd nella coalizione di governo ed è guidato da Lodewijk Asscher. 

    • Partito Socialista (Sp) è un partito di sinistra, di orientamento socialista democratico. Emile Roemer ne è l’attuale leader.

    • Appello Cristiano Democratico (Cda) è un partito politico di orientamento cristiano democratico.

    • Democratici 66 (D66) sono un partito di orientamento socioliberale.

    • Sinistra Verde (GL) è un partito politico di orientamento ecosocialista.

    • 50PLUS (50+) è un partito che si propone di tutelare gli interessi dei pensionati.

    I sondaggi

    Secondo gli ultimi sondaggi pubblicati venerdì 3 marzo 2017, il Partito per la Libertà potrebbe ottenere 26 seggi in parlamento, con i consensi in calo, e il Partito popolare per la libertà 23. La distanza tra i due principali sfidanti si sta riducendo e anche altri contendenti potrebbero rientrare nella sfida. 

    Rutte ha dichiarato, durante un dibattito televisivo, che non accetterà di formare una coalizione con il partito di Wilders. 

    Wilders ha sostenuto di essere già il vincitore delle elezioni. Secondo il candidato antieuropeista e anti Islam la discussione è incentrata solo sulle questioni sollevate dal suo partito e tutti i contendenti si muovono in funzione di un’ottica di contrasto alla sua candidatura. 

    Anche se Wilders dovesse vincere le elezioni nei Paesi Bassi, ottenendo il maggior numero di seggi parlamentari, molto probabilmente non diventerà primo ministro a causa delle difficoltà che incontrerà nel formare una coalizione di governo.

    Dopo il referendum sull’uscita del Regno Unito dall’Unione europea e l’elezione di Donald Trump negli Stati Uniti, una vittoria dei populisti nei Paesi Bassi potrebbe alimentare il rafforzamento dei movimenti anti establishment e anti europeisti, anche in vista delle imminenti elezioni francesi, in cui Marine Le Pen, leader del Front National, potrebbe arrivare al secondo turno. 

    In occasione delle elezioni legislative del 2017, i Paesi Bassi cambieranno il modo in cui vengono contati i voti, tornando al passato, attraverso lo spoglio manuale, a causa del timore di influenze degli hacker russi nel processo elettorale. Il paese è in allerta. 

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