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    La Turchia ha bombardato le ambulanze di una Ong italiana, due medici feriti

    Di Laura Melissari
    Pubblicato il 13 Ott. 2019 alle 10:35 Aggiornato il 10 Gen. 2020 alle 20:14

    La Turchia ha bombardato le ambulanze della Ong italiana “Un ponte per”, due medici feriti

    La Ong italiana “Un ponte per”, ha denunciato un attacco dell’esercito turco, impegnato da cinque giorni in un’offensiva militare contro i curdi del Rojava, nel nord della Siria, contro le sue ambulanze e il personale sanitario. “All’alba di oggi l’aviazione militare turca ha colpito un presidio sanitario d’emergenza della Mezzaluna Rossa Curda a Serekanyie/Ras Al Ain, costruito insieme alla stessa Ong. Due medici sono stati feriti, danneggiate le ambulanze. Un atto inaccettabile, contrario ai diritti umani”.

    Gli attacchi turchi hanno colpito presidi sanitari, ambulanze e operatori in Siria. Distrutto, fra l’altro, un Trauma Stabilization Point (TSP), un ambulatorio mobile che consente ai medici di intervenire sulle persone ferite nel minor tempo possibile, stabilizzarle e solo in seguito trasferirle negli ospedali più vicini, risparmiando tempo prezioso e salvando vite. “Colpire le strutture mediche, il personale medico-sanitario, gli operatori umanitari è una gravissima violazione del Diritto Umanitario e delle Convenzioni di Ginevra”, afferma la Ong, che chiede, insieme alla Mezzaluna rossa curda che “ogni misura sia intrapresa perché la Turchia includa nella lista degli obiettivi non militari i presidi sanitari, gli ospedali e le ambulanze, cosa che ad oggi non ha fatto”.

    Il presidio sanitario colpito oggi non è il primo obiettivo civile dell’attacco turco. L’Ong riferisce che tra ieri e oggi sono state colpite 2 scuole a Tel Abyad e 2 chiese a Qahtaniya, 2 ospedali a Serekanye/Ras Al Ain e Kobane, 1 panificio a Qamishlo, una colonna di civili che avanzava da Raqqa verso Tel Abiad, mentre il 10 ottobre era stato preso di mira il principale deposito d’acqua dell’area di Hassakeh, necessario a rifornire la popolazione e servire gli ospedali della zona.

    La Ong ha avviato una raccolta fondi per garantire sostegno alla popolazione civile colpita e proseguire il lavoro con la Mezzaluna Rossa Curda.

    “Un Ponte Per continua a restare a fianco della popolazione siriana. L’attacco turco al presidio sanitario d’emergenza della Mezzaluna Rossa Curda, costruito insieme a noi, è un atto inaccettabile, contrario al Diritto Umanitario. Aiutaci adesso”, scrivono.

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