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    Che cosa ha detto Donald Trump al World Economic Forum di Davos

    Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump durante il suo discorso al meeting di Davos - Afp photo / Nicholas Kamm

    "Come presidente metterò sempre l'America al primo posto, ma questo non significa un'America isolata"

    Di Gianluigi Spinaci
    Pubblicato il 26 Gen. 2018 alle 14:58 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 00:24

    Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è giunto il 25 gennaio 2018 nella città svizzera di Davos per prendere parte al World Economic Forum, dove ha presentato il suo programma “America first”.

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    Poco prima della partenza, l’inquilino della Casa Bianca aveva postato un tweet in cui annunciava “Presto sarò diretto a Davos, in Svizzera, per dire al mondo quanto è grande e quanto sta facendo l’America. La nostra economia è in pieno boom e con tutto quello che sto facendo, non può che migliorare. Il nostro paese è finalmente vincente!”

    Il presidente degli Stati Uniti, arrivato a Davos, ha avuto i primi incontri con la premier britannica Theresa May e con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.

    Il 26 gennaio, a chiusura dell’evento, Trump ha tenuto una discorso davanti alla platea del World Economic Forum.

    Queste le sue parole: “L’America è aperta alle imprese ed è tornata ancora una volta competitiva. È un privilegio stare qui tra i leader della diplomazia e della politica. Sono qui per rappresentare gli interessi degli americani e per offrire amicizia nell’ottica di costruire un mondo migliore”.

    “L’America sta di nuovo registrando una forte crescita, in Borsa si sono creati 7mila miliardi di dollari dalla mia elezione. Come presidente degli Stati Uniti metterò sempre l’America al primo posto, come gli altri leader mettono il loro paese al primo posto. Ma questo non significa un’America isolata. Invito gli altri leader a proteggere gli interessi dei loro cittadini come lo facciamo noi”.

    “Ripristineremo l’integrità del sistema commerciale. Solo insistendo su un commercio giusto e reciproco possiamo creare un sistema che funziona, non solo per gli Stati Uniti ma per tutti i paesi. Gli Stati Uniti non tollereranno più pratiche scorrette nel commercio internazionale”.

    “Il sistema che regola l’immigrazione negli Stati Uniti è fermo al passato e d’ora in poi chi entra verrà selezionato in base alla sua capacità di contribuire al benessere economico del paese”.

    “Gli Stati Uniti sono fortemente impegnati per denuclearizzare la Corea del Nord. Lavoriamo con gli alleati per contrastare i terroristi e Daesh, gli Stati Uniti sono in prima linea per garantire la sicurezza mondiale”.

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