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    Nuova stretta di Trump sull’immigrazione: niente asilo per chi entra illegalmente negli Usa

    Credit: Getty Images

    La nuova stretta sui migranti è stata annunciata dal dipartimento di Giustizia "per tutelare l'interesse nazionale"

    Di Futura D'Aprile
    Pubblicato il 9 Nov. 2018 alle 08:09 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 02:47

    I migranti che entrano illegalmente negli Stati Uniti attraverso il Messico non potranno più fare richiesta di asilo, secondo le nuove regole dell’Amministrazione Trump.

    La nuova stretta sui migranti è stata annunciata dal dipartimento di Giustizia “nell’interesse nazionale”, si legge in una nota ufficiale pubblicata il 9 novembre 2018.

    L’immigrazione è da sempre uno dei cavalli di battaglia dell’Amministrazione Trump, che ha usato la “minaccia” della carovana dei migranti diretta negli Stati Uniti dall’Honduras anche durante la campagna elettorale delle elezioni di midterm.

    Le nuove regole – Il nuovo ministro della Giustizia, Matthew Whitaker, e il capo della Sicurezza nazionale Kirstjen Nielsen hanno annunciato la cosiddetta “Regola finale”.

    In una dichiarazione congiunta i due hanno affermato il presidente ha il potere di “sospendere l’ingresso di tutti gli stranieri” e di imporre “qualsiasi restrizione ritenga necessaria sull’argomento” nell’interesse degli Stati Uniti, sulla base della vigente legge sull’Immigrazione.

    Quindi, se Trump emana una sospensione o un blocco degli accessi agli Usa attraverso il confine con il Messico, chiunque entra in territorio statunitense dal Sud illegalmente non ha diritto a presentare richiesta di asilo.

    “Oggi stiamo usando l’autorità dataci dal Congresso per allontanare gli stranieri che violano la sospensione presidenziale sull’entrata illegale negli Usa e le regole sull’asilo”, hanno affermato Whitaker e Nielsen.

    La regola non si applica retroattivamente e il presidente Trump ha annunciato che presto firmerà il nuovo pacchetto di leggi.

    La legge attuale – La legge attualmente in vigore negli Usa obbliga le autorità ad esaminare tutte le richieste di asilo che giungono nel paese e secondo il diritto internazionale chiunque fugge da guerre e persecuzioni deve essere considerato un rifugiato.

    La legge tutela anche coloro che entrano illegalmente negli Usa, permettendo loro di presentare ugualmente la richiesta di asilo.

    Le Ong – L’American Civil Liberties Union ha dichiarato la mossa “illegale”. “La legge degli Stati Uniti consente alle persone di presentare domanda di asilo sia fuori che dentro il paese”.

    Anche Amnesty International ha condannato le nuove leggi sull’immigrazione e il segretario generale Kumi Naidoo ha rilasciato una dichiarazione in cui attacca la “retorica disumanizzante” del presidente.

    “L’asilo non è una scappatoia, è un’ancora di salvezza”, ha detto Naidoo. “Questa politica mette inutilmente in pericolo la vita di migliaia di persone”.

    Precedenti sforzi dell’amministrazione Trump per limitare i flussi migratori avevano trovato una forte opposizione politica e legale, alimentati dallo scandalo dei bambini separati dalle loro famiglie al confine con il Messico.

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